lunedì 2 novembre 2015

Giardinaggio Sassari

Non tutto quello che è verde è davvero ecofriendly, spesso per velocizzare la crescita delle piante o allontanare gli insetti si ricorre a metodi estremamente invasivi che liberano sostanze chimiche dannose per l’ambiente. Seguendo questi semplici consigli di giardinaggio ecofriendly le vostre piante cresceranno rigogliose facendo a meno di pesticidi, fertilizzanti chimici e diserbanti.
 

1. Allontana i parassiti delle piante con metodi naturali

Le coccinelle sono degli ottimi alleati del giardinaggio ecofriendly in quanto si nutrono dei parassiti delle piante, per questo non bisogna allontanarle ma si possono addirittura comprare su siti dedicati. Un altro metodo naturale per allontanare gli sgradevoli animaletti “mangia piante” è mettere 6 spicchi d’aglio in un litro di acqua bollente e lasciar riposare l’infuso fino a che non arriva a temperatura ambiente per poi spruzzarlo sulle piante come insetticida naturale.
 

2. Scegli il compost per fertilizzare

Ogni anno al mondo si producono 4,4 miliardi di tonnellate di rifiuti organici, con tutto questo compost a disposizione perché comprare fertilizzanti chimici? Una buona idea è anche produrre il proprio compost ad hoc per le esigenze delle piante. Ad esempio le bucce di banana rilasciano potassio, i fondi di caffè liberano azoto e magnesio ed i gusci delle uova per il calcio.
 

3. Dai la precedenza alle piante autoctone della zona in cui vivi

Le piante autoctone “sono fatte apposta” per la zona climatica in cui vivi quindi sanno adattarsi all’ambiente e non hanno bisogno di particolari cure. Preferirle alle specie tropicali aiuta a risparmiare acqua e a fare a meno dei fertilizzanti.
 
 

4. Raggruppa le piante in base alle esigenze idriche

Quest’accortezza fa risparmiare acqua e facilitare l’irrigazione. Inoltre raggruppare le piante della stessa specie le aiuta a combattere i parassiti. Un cespuglio di calendule è un ottimo sostituto naturale ai pesticidi.
 

5. Usa i giornali al posto dei diserbanti

Invece di smaltire i giornali dei giorni passati una buona idea è tappezzare con uno strato di circa 8 fogli le zone in cui non vuoi che crescano erbacce. L’inchiostro atossico di soia che ricopre buona parte della superficie della carta penetra nel terreno e fa da diserbante naturale. Così risparmi carta e non devi usare barriere in plastica nera per tenere lontane le erbacce!
 

6. Scegli vasi riciclati per il tuo giardinaggio ecofriendly

Non comprare vasi tradizionali ma scegli quelli in materiali sostenibili, come la plastica o la terracotta riciclata. Un’altra ottima idea è riutilizzare vecchi contenitori, come quelli delle fragole, al posto dei vasi.
 

7. Accogli gli animali che allontanano i parassiti

I migliori alleati del giardinaggio ecofriendly li fornisce proprio la natura. Ci sono un sacco di animali che combattono i parassiti insieme a noi ed accogliendoli nell’orto o in giardino non avremo più bisogno di pesticidi velenosi. Lucertole e orbettini sono rettili da non scacciare perché si nutrono di parassiti; rospi e rane mangiano gli insetti dannosi per l’orto, tra gli uccelli cince, cinciallegre, pettirossi, codirossi, fringuelli, scriccioli e rampichini tengono lontani vermi, bruchi, crisalidi, larve e altri parassiti. I mammiferi più utili nell’orto sono ricci e talpe che sono veri e propri divoratori di insetti.
 

8. Usa le acque di scarico dell’acquario per irrigare

Sono sature di sostanze fertilizzanti e in poco tempo vedrai crescere le piante forti e rigogliose e risparmiando acqua e soldi in bolletta.
 

9. Usa sistemi che catturano l’acqua piovana

In commercio ci sono moltissimi sistemi per coltivare le piante ottimizzando il fabbisogno d’acqua. Ad esempio ci sono vasi con un serbatoio nella parte inferiore che raccoglie l’acqua piovana e la restituisce nel tempo in modo di diminuire drasticamente il bisogno di irrigazione. Buona parte dei nostri sforzi per innaffiare va letteralmente “in fumo” quando evapora con il calore solare mentre questi speciali vasi trattengono tutta l’umidità possibile e fanno risparmiare acqua ed energie.
 

10. Usa il vermicompost

A qualcuno può sembrare una cosa disgustosa ma gli esperti giurano che fa miracoli. Il compost dei lombrichi è una miscela di fertilizzanti naturali perfetta perché contiene una volta e mezza il calcio, 2 volte il magnesio, 5 volte l’azoto, 7 volte il fosforo e 11 volte il potassio rispetto al terreno in cui vivono i lombrichi che lo hanno prodotto ed il 50% di sostanza organica in più della terra in cui sono stati allevati i simpatici anellidi. Allevamenti dedicati creano e commercializzano l’humus prodotto dagli animali attraverso la digestione del letame.
Fonte: rinnovabili.it
 

lunedì 26 ottobre 2015

Sfalcio erba Sassari

L’esperienza, l'estro e la creatività acquisita in tanti anni di attività ci permette di progettare e realizzare giardini di alta qualità. Per raggiungere l’eccellenza nella realizzazione di un giardino di piccole o grandi dimensioni è necessario disporre di una squadra di persone con competenze diverse ma con un obiettivo comune, fare bene. Un bel giardino non nasce per caso, è l'insieme armonico di tanti elementi: siepi, prati, macchie di alberi ed arbusti, cancelli, recinzioni, strade di accesso, muri e scale. Creare un giardino vuol dire mettere insieme tutto ciò in maniera esteticamente gradevole, in armonia con il luogo e con lo stile della casa, ma soprattutto garantire la praticità e la facilità di mantenimento dello stesso.

domenica 25 ottobre 2015

Logistica Sassari

La logistica svolge un ruolo fondamentale all’interno di un’economia globale e internazionale, rappresentando una grande opportunità di crescita per i paesi. Attraverso un sistema integrato di servizi e di infrastrutture di trasporto, di trasformazione e deposito merci, costituisce un fattore molto importante nella competitività ed efficienza di un sistema produttivo e di un territorio. I trasporti sono uno degli elementi fondamentali dell’organizzazione del territorio e, mediante l’intensificazione delle relazioni spaziali dovuta al processo di globalizzazione, hanno assunto un ruolo strategico. Le esigenze di logistica hanno creato una nuova organizzazione territoriale, specie nella rete dei trasporti, attraverso piattaforme logistica e di interconnessione. Rispetto alla maggioranza dei paesi sviluppati, la logistica in Italia occupa una posizione prettamente marginale. Manca un’organizzazione logistica nazionale collegata al sistema internazionale e al servizio delle imprese sul territorio italiano. L’Italia, nel corso degli anni, non ha saputo potenziare in modo adeguato la sua dotazione di infrastrutture dedicate al trasporto e alla logistica. Congestione dei traffici, predominio del trasporto su strada, problemi di accessibilità e scarsa qualità infrastratturale rappresentano le principali criticità del sistema. Se da un lato, si migliorano le relazioni tra il sistema locale e quello globale, dall’altro si rischia anche di accrescere il divario fra territori ben collegati e aree a elevata distanza funzionale dai principali centri economici. Fonte: dspace.unive.it

venerdì 16 ottobre 2015

Custodia mobili Sassari

Disponiamo di un deposito attrezzato con box e scaffalature a disposizione di privati o aziende che hanno necessità temporanea di stoccaggio di arredi, merci, attrezzature e macchinari, per qualsiasi lasso di tempo. In fase di immagazzinamento tutte le merci vengono catalogate ed adeguatamente imballate. Gli oggetti potranno essere ritirati anche parzialmente in qualsiasi momento e vengono controllati giornalmente tramite sistemi di videosorveglianza.

giovedì 15 ottobre 2015

Archiviazione elettronica documenti

Problemi di spazio? Ci occupiamo della conservazione e della manutenzione degli archivi presso i nostri depositi liberando i Vostri locali e garantendo la possibilità della consultazione durante gli orari di lavoro. Attraverso la tracciabilità elettronica, curiamo la trasmissione dei documenti richiesti sia con la consegna degli originali o delle fotocopie entro 24 ore dalla chiamata, sia attraverso la trasmissione telematica della copia scansionata. Siamo in grado di gestire gli archivi storici trasferendo la documentazione non più utilizzata in scatole debitamente etichettate e catalogate, conservardola fino a nuova disposizione. A termine della vita utile dei Vostri archivi provvederemo alla consegna presso i centri di smaltimento autorizzati per il relativo macero. L’avvenuta distruzione viene certificata in seguito alla compilazione dei corrispondenti formulari. A tal proposito offriamo il servizio di distruzione di documenti sensibili e archivi presso la ns. sede grazie all’ausilio di distruggi documenti industriali.

mercoledì 14 ottobre 2015

Giardinaggio Sassari

L’esperienza, l'estro e la creatività acquisita in tanti anni di attività ci permette di progettare e realizzare giardini di alta qualità. Per raggiungere l’eccellenza nella realizzazione di un giardino di piccole o grandi dimensioni è necessario disporre di una squadra di persone con competenze diverse ma con un obiettivo comune, fare bene. Un bel giardino non nasce per caso, è l'insieme armonico di tanti elementi: siepi, prati, macchie di alberi ed arbusti, cancelli, recinzioni, strade di accesso, muri e scale. Creare un giardino vuol dire mettere insieme tutto ciò in maniera esteticamente gradevole, in armonia con il luogo e con lo stile della casa, ma soprattutto garantire la praticità e la facilità di mantenimento dello stesso.

martedì 13 ottobre 2015

Traslochi Sassari

Si eseguono tutti i tipi di trasloco con efficienza ed esperienza acquisita in vent’anni di attività nel settore. Si dispone di personale altamente qualificato ed espressamente addestrato, nonché specifiche attrezzature che consentono di erogare al meglio i servizi richiesti. Siamo specializzati nel trasloco di: civili abitazioni, uffici pubblici e privati, archivi, laboratori ospedalieri, collezioni artistiche etc. Offriamo il sopralluogo gratuito per verificare esigenze ed eventuali problematiche del cliente e per definire la tipologia dell’intervento, sempre in accordo con il fruitore del servizio. Quando necessario si ricorre all’ausilio di scale elevatrici e gru al fine di ridurre al minimo le possibilità di urto degli oggetti. E’ disponibile il servizio di imballaggio con utilizzo di materiali speciali (pluriball, cartone, coltri, etc.) ed il servizio di custodia mobili presso il nostro deposito.

mercoledì 7 ottobre 2015

Imballaggi per traslochi Sassari

Il Pluriball (o Airball o Bubblewrap, in italiano millebolle) è probabilmente l'imballo ammortizzante più economico e diffuso nel mondo. Creato da due ingegneri, Alfred Fielding e Marc Chavannes nel 1957, come molte innovazioni, fu accidentale. La storia inizia in un garage di Hawthrone, New Jersey, dove i due ingegneri stavano cercando di fare una carta da parati in plastica con supporto di carta. Sorprendentemente, questo prodotto non ebbe successo, ma ben presto, si resero conto che la loro invenzione poteva essere utilizzata come materiale per l'imballaggio. Più tardi la coppia fondò la Sealed Air Corporation nel 1960. È molto usato per proteggere dagli urti oggetti fragili; in commercio, ve ne sono di diversi tipi e categorie: varia la grammatura (30 g/m2 - 300 g/m2) e la dimensione delle bolle (piccole ø10mm, grandi ø30mm o microbolle). La grammatura standard è di 115 gr/m², e si possono produrre bobine in altezza fino a 300 cm. Il pluriball standard può essere fornito anche in fogli a misura o in rotoli pretagliati. La grammatura "leggera", varia dai 30 g/m2 fino ai 90 g/m2. I vantaggi della grammatura leggera sono un minor peso e un minor ingombro della bobina, un costo a metro quadro più basso, e una minore immissione di materiali da imballaggio nel ciclo dei recuperi (da cui deriva una minore spesa in contributi CONAI). Il pluriball in grammatura leggera viene anche abbinato ad un foglio in politene alta densità, per creare un pluriball a tre strati, con la bolla a sandwich fra due strati lisci: questa applicazione viene utilizzata per realizzare buste e sacchetti. Oltre che con il polietilene HD, il pluriball a grammatura viene accoppiato anche ad altri materiali, quali la carta, il cartene, il FOAM (politene espanso), il tessuto o l'alluminio, così da adattarsi meglio alle esigenze dell'utilizzatore. Fonte: it.wikipedia.org

martedì 6 ottobre 2015

Sgombero cantine Sassari

Spesso ci troviamo nella necessita di sgomberare un appartamento, una cantina, un garage. Di solito ci si affida al giornale locale di annunci o si telefona a qualche nominativo reperito attraverso un volantino o un annuncio. Molti sono coloro eseguono gli sgomberi, vengono da voi, con il loro furgone e portano via tutto. E solitamente, gli sgomberi li fanno gratis. Ma vi siete mai chiesti dove va a finire la miriade di oggetti sgomberati? Sicuramente le cose non recuperabili vanno a finire in discarica. Ma tantissimi oggetti, ovviamente selezionati, vengono reimmessi sul mercato attraverso i numerosi mercatini dell'usato presenti su tutto il territorio nazionale. Ovviamente la persona che esegue gli sgomberi genera in questo modo un certo business, massimizzato quando, nelle cantine, nei solai o nei garage, vengono reperiti oggetti di valore. Magari un frullatore di anni fa che con il trascorrere del tempo è divenuto un prezioso oggetto di modernariato. Oppure un vecchio quadro, dimenticato o che non è mai piaciuto. Ma visto che, per molte famiglie, il risparmio è divenuto di vitale importanza, molti preferiscono, per gli sgomberi, chiamare direttamente una società specializzata che arriva direttamente a casa vostra. Fonte: mercatopoli.it

lunedì 5 ottobre 2015

Facchinaggio Sassari

Dal 14/09/2012, con l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 147/2012, l'esercizio dell'attività di facchinaggio non è più subordinato al possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria. Requisiti di onorabilità assenza di pronuncia di sentenza penale definitiva di condanna, o mancata pendenza di procedimenti penali nei quali sia già stata pronunciata sentenza di condanna, per reati non colposi a pena detentiva superiore a tre anni, salvo che non sia intervenuta riabilitazione; assenza di pronuncia di condanna a pena detentiva con sentenza passata in giudicato per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina, salvo che sia intervenuta riabilitazione; mancata comminazione di pena accessoria dell’interdizione dall’esercizio di una professione o di un’arte o dell’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese; mancata applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione ai sensi delle leggi 27 dicembre 1965, n.1423, 31 maggio 1965, n.575 e 13 settembre 1982, n.646, e successive modificazioni, o assenza di procedimenti penali in corso per reati di stampo mafioso; assenza di contravvenzioni per violazioni in materia di lavoro, di previdenza e di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, non conciliabili in via amministrativa e, in particolare per le società cooperative, violazioni della legge 3 aprile 2001, n.142; assenza di pronuncia di condanna penale per violazione della legge 23 ottobre 1960, n.1369. devono essere posseduti: dal titolare di impresa individuale e l´institore o il direttore che questi abbia preposto all´esercizio di impresa, a un ramo di essa o di una sua sede; da tutti i soci per la società in nome collettivo, dai soci accomandatari per le società in accomandita semplice o per azioni, gli amministratori per tutte le altre società. I consorzi devono indicare, al momento della denuncia dell´attività, una o più imprese del consorzio, affidatarie dei servizi e in possesso dei requisiti di onorabilità. Le imprese che hanno sede in uno stato dell´Unione Europea e che intendano svolgere l´attività in Italia devono essere in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa dello stato di provenienza. Classificazione Le imprese di facchinaggio vengono classificate in base al volume di affari, al netto dell´IVA, realizzato in media nell´ultimo triennio nello specifico ambito di attività: inferiore a 2,5 milioni di euro da 2,5 a 10 milioni di euro superiore a 10 milioni di euro. Le imprese di nuova costituzione o con un periodo minore ai due anni di attività sono inserite nella fascia iniziale. Limitatamente all´attività di facchinaggio, l'impresa fornisce l´elenco dei servizi eseguiti nel periodo di riferimento, indicando i compensi ricevuti; l'eventuale comunicazione per la variazione negativa (la variazione positiva è facoltativa) della fascia di classificazione deve essere effettuata entro 30 giorni. Fonte: cn.camcom.gov.it

domenica 4 ottobre 2015

Archiviazione elettronica Sassari

I documenti cartacei nel nostro lavoro sono ancora molti. Ne fanno ancora parte in modo rilevante sebbene l’uso delle tecnologie per l’elaborazione digitale e la gestione dei dati sia ormai di uso comune e sia fondamentalmente parte integrante delle attività di ogni giorno. Siamo ancora legati alla carta e ad una modalità di lavoro tradizionale che vede il supporto cartaceo ancora protagonista in molte attività, in molte operazioni e procedure di lavoro, specialmente in alcuni settori. Se abbiamo lavorato bene fino ad ora con la carta perché non potremmo continuare a farlo? Vero, ma siamo in grado di integrarla con gli strumenti informatici che ormai adoperiamo ogni giorno, ogni minuto? Diversi formati utilizzati per lavorare e scambiarci informazioni ci costringono ad adottare e cambiare costantemente modi di lettura e operatività diverse. Quindi ci impongono tempi e costi diversi. Invece di rimanere ancorati ad un sicuro e tranquillizzante modo di lavorare, proviamo a immaginarci come sarebbe più semplice avere a disposizione tutto, subito e in unico formato digitale? La soluzione c’è e sta tutta in un programma software di archiviazione che ci permette di digitalizzare tutti i documenti cartacei con cui abbiamo a che fare, per una loro più facile e veloce reperibilità e un loro impiego più efficiente. Dematerializzare e archiviare ciò che fino ad oggi risiedeva solo su fogli di carta non vuol dire azzerrare il valore di quei documenti, anzi.. vuol dire semplicemente liberare spazio fisico prezioso e utile ad altro, archiviarlo in uno spazio virtuale senza limiti ma sicuro e ottenere in aggiunta enormi benefici in termini di conservazione, gestione e usufruibilità dei dati contenuti in essi. I software oggi a disposizione per la gestione documentale permettono non solo di archiviare i documenti che nascono solo su carta, ma anche di integrarli e correlarli con altre tipologie di documenti e dati, per esempio con i dati generati dai sistemi gestionali, con le e-mail e con molteplici tipologie di file elettronici. Fino a quando non troveremo più block notes e graffette sulla nostra scrivania…..dovremo essere in grado di saper conservare ciò che è stato fino ad ora creato e memorizzato su carta, dovremo saper sfruttare al massimo ciò che oggi può esistere solo su carta... Fonte: gestione-documenti.com

giovedì 1 ottobre 2015

Logistica Sardegna

L’attività logistica, per sua natura, è comprensiva di una molteplicità di servizi e prestazioni che rendono difficile ricondurre la sua disciplina ad uno specifico contratto tipico. Anche le figure alle quali essa più si avvicina appaiono insufficienti a garantirne un’adeguata regolamentazione. Non pare, ad esempio, esaustivo il riferimento al contratto di deposito, in quanto la prestazione dell’operatore logistico non riguarda certo solo la custodia dei prodotti affidatigli, ma anche una serie di attività complementari quali la gestione dei flussi di merci con l’ausilio di sistemi informatici, le attività di controllo qualitativo e quantitativo dei prodotti, lo svolgimento di attività amministrative legate alla gestione del magazzino, nonché la distribuzione delle merci. Nè, d’altro canto, si può giungere a differenti conclusioni in merito alla sua riconducibilità al solo schema del contratto di trasporto, principalmente in ragione della tipicità della prestazione da esso regolamentata che mal si concilia con l’ampiezza e la varietà delle attività che caratterizzano il contratto di logistica. Si proverà, quindi, a partire da una definizione di contratto di logistica: “Il contratto di logistica è quell’accordo con cui un soggetto, detto fornitore di servizi logistici, si assume la gestione di una o più fasi delle attività di deposito, movimentazione, manipolazione e trasferimento di prodotti di un altro soggetto, detto committente, con organizzazione dei mezzi a proprio carico, e si obbliga quindi alla prestazione dei servizi funzionali allo svolgimento di tali attività, dietro il pagamento di un corrispettivo". In linea generale, la definizione menzionata, per molti versi richiama la fattispecie dell’appalto di cui agli artt. 1655 c.c. ed in particolar modo dell’appalto di servizi. Il problema è quello di stabilire se ed in quale misura in presenza di una pluralità di servizi, si debbano applicare, con riferimento alle singole prestazioni, le norme sull’appalto o quelle dei contratti cui esse sono riconducibili. Il contratto di servizi logistici integrati configura pertanto una fattispecie atipica, in cui, però, confluiscono elementi di singoli contratti tipici. Oltre alle norme in tema di appalto trovano applicazione anche le disposizioni in materia di somministrazione “in quanto compatibili”. Inoltre, i contratti tipici cui si può fare riferimento sono senz’altro il contratto di deposito, il contratto di trasporto, il contratto di spedizione ed il contratto di mandato. Fonte: m.filodiritto.com

martedì 29 settembre 2015

Sfalcio erba Sassari

Lo sfalcio dell’erba si può effettuare raccogliendo tutta l’erba di risulta ed eliminandola (un composter può essere ottimo per questo tipo di rifiuti verdi), oppure lasciando l’erba sul prato; nessuno dei due metodi è migliore dell’altro, ma dipende da come e quando tagli l’erba, e da quanta ne produci. In genere, i tosaerba in commercio, sono dotati di un capiente sacco, in cui si raccoglie l’erba tagliata, che viene poi portata alla discarica comunale o nel composter di casa; in entrambi i casi, l’erba diverrà composter, ovvero un ottimo prodotto fertilizzante. Nel caso in cui l’erba non venga raccolta, si effettua il cosiddetto mulching, ovvero si lascia l’erba sul prato, in modo che rilasci l’umidità che contiene, e si decomponga, lasciando anche i Sali minerali. Nel primo caso, non importa quante volte all’anno effettuiamo il taglio dell’erba, non importa se abbiamo un prato a foglie sottili o un prato a foglie tonde (dichondra o trifoglio), non importa se decidiamo di tosare il prato molto basso o se invece decidiamo di lasciarlo alto; il metodo “tradizionale” di tosatura dell’erba, che comporta la rimozione della stessa va sempre bene, funziona sempre nella stessa maniera, e non presenta alcuna problematica. Invece il mulching ha migliori effetti in alcuni casi particolari, e non è indicato in altri; questo perché, se l’erba tagliata è molto lunga, e il nostro tosaerba produce dei piccoli mucchietti, l’erba tenderà a decomporsi lentamente, rimanendo sul prato a lungo, soprattutto poi in caso di pioggia nei giorni successivi al taglio dell’erba; capita in questi casi che i mucchietti di erba vadano in putrefazione, causando cattivo odore e spesso anche l’ingiallimento dell’erba sottostante. Il mulching infatti si pratica molto sui tappeti erbosi che vengono tagliati spesso, dove l’erba di risulta è corta, oppure dove viene tagliata con appositi tosaerba che la sminuzzano, e la spargono bene su tutto il tappeto erboso, e non ammonticchiata; ovviamente, il taglio dell’erba in questi casi deve venire praticato in giornate no piovose, e non dovrebbe piovere neppure nei giorni successivi al taglio e al conseguente spargimento dell’erba sul prato. Oltre a questo, il mulching sembra non avere successo sui tappeti erbosi a foglia tondeggiante Fonte: giardinaggio.it

venerdì 25 settembre 2015

Raee Sardegna

Evitata l'immissione in atmosfera di 15.280 tonnellate di anidride carbonica (Co2) nell'isola grazie alla corretta gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici. Lo rivela una indagine di Ecodom, Consorzio per il recupero e riciclaggio degli elettrodomestici. Nel I semestre 2014 sono state trattate 1.529 tonnellate di apparecchiature elettriche e elettroniche, da cui il consorzio ha ricavato ferro, plastica, rame e alluminio. Al top la provincia di Sassari: trattate 486 tonnellate di rifiuti. Fonte: www.ansa.it/sardegna

giovedì 24 settembre 2015

Digitalizzazione archivi Sassari

Come riportato nell'articolo tratto da ideazionenews.it, prosegue nei vari comuni italiani la digitalizzazione degli archivi cartacei. Il Settore Urbanistica dispone di due archivi: uno dedicato all’edilizia e uno alla sanatoria. L’archivio delle pratiche in sanatoria è stato informatizzato per cui risulta di facile e immediato accesso anche per i tecnici esterni e i cittadini che possono consultarlo con esito in tempo reale. L’archivio edilizio è ancora del tipo cartaceo, racchiuso in logori faldoni collocati in un ambiente umido, sotterraneo e poco adatto alla conservazione delle pratiche e all’accesso del personale incaricato. Tale circostanza determina lungaggini infinite nell’espletamento delle richieste di accesso, sia interne che esterne. Già prima dell’estate, di concerto con il Dirigente Carlo Bertolino l’assessore all’urbanistica della Giunta Bonventre, Enzo Coppola ha provveduto ad individuare il personale per la digitazione dei dati, successivamente sono state effettuate alcune modifiche organizzative interne all’Ufficio per trovare l’ambiente idoneo e la strumentazione necessaria. Da oggi, Lunedì 29 Settembre, inizieranno le operazione di istallazione del programma e la formazione gratuita di due dipendenti volontari e, presumibilmente, a distanza di una settimana sarà inaugurato l’inserimento della prima pratica nel nuovo sistema di archiviazione informatica.Il trasferimento dei dati avverrà cominciare dalle pratiche più recenti, poiché sono quelle maggiormente consultate, per giungere alla completa archiviazione di tutte le pratiche presenti presso il Settore Urbanistica.

mercoledì 23 settembre 2015

Sfalcio erba Sassari

Giardini, parchi urbani, fasce erbose ai bordi delle strade hanno bisogno di una certa manutenzione, affinchè l’erba no ndiventi eccessivamente alta, le piante infestanti non prolifichino, i canali non si intasino. Alla fine rimangono da smaltire gli sfalci d’erba. E se fosse possibile riciclarli invece di buttarli via? Ebbene, esiste un progetto europeo che mira a trasformarli ina materia prima per la produzione di biogas. IL progetto si chiama “GR3 – Grass to green gas”. Ad essere coinvolte son ben 11 regioni europee, tra cui il Veneto, e l’obiettivo è quello di rimuovere qualunque ostacolo si interponga alla realizzazione di questa tecnologia. Sarebbe un bel beneficio anche se l’energia potenziale ricavabile sia dagli sfalci d’erba che da altri residui erbacei è molto sottoutilizzata in Europa. Ciò è dovuto al fatto che vi è insufficiente conoscenza e ricettività delle tecnologie per la raccolta, lo stoccaggio e la cosiddetta digestione anaerobica dell’erba, per non parlare della totale assenza di cooperazione tra i portatori di interesse lungo la filiera economica, e da ostacoli legislativi. Veneto Agricoltura nella sede del Consorzio di Bonifica ha presentato il progetto proprio lo scorso 24 giugno. Antonio Tomezzoli, Presidente del Consorzio di Bonifica ha dichiarato: “L’erba potrebbe essere utilizzata negli impianti di biogas, anche se ha un potenziale energetico minore del mais. Organizzandosi con le strutture di stoccaggio e i macchinari adeguati si può rendere conveniente un’operazione di manutenzione del territorio che va in ogni caso fatta due volte l’anno durante la stagione estiva per mantenere i canali sgombri e favorire il deflusso dell’acqua. Il Consorzio sta attrezzando un’area di prova per valutarne la fattibilità operativa”. Sono migliaia infatti i chilometri di fasce erbose lungo i canali che il Consorzio di Bonifica sfalcia regolarmente e che possono essere rivalorizzati attraverso la produzione di energia pulita. Valorizzare questi rifiuti potrebbe rendere economiche anche molte delle operazioni attualmente svolte per la manutenzione delle aree verdi urbane. Veneto Agricoltura ha calcolato che nei capoluoghi di provincia regionali e nelle zone turistiche costiere come il lago di Garda, la raccolta derivante dallo sfalcio potrebbe superare le 500 tonnellate l’anno di sostanza secca. Una quantità sufficiente a rendere conveniente l’impiego nella produzione di biogas. Fonte: improntaunika.it

martedì 22 settembre 2015

Giardinaggio Sassari

Chiunque può partecipare a mantenere e migliorare il verde del proprio quartiere. Come? Adottandolo! Lo sta facendo un gruppo di cittadini romani, che ha deciso di impegnarsi, in collaborazione con le istituzioni, nella riqualificazione, nella cura, nella custodia e nella manutenzione di un’area verde pubblica nel territorio del Municipio V, nel quartiere di Centocelle. Si tratta di una parte del Parco Filippo Teoli, ex Parco Primavera, tra Viale della Primavera e Via Ferraironi. L’obiettivo è quello di creare uno spazio che sia qualcosa di più di un luogo recintato dove far correre i propri cani, prevenendo l'attuale degrado e diffondendo educazione civica e cinofila. I proprietari di cani sono in costante aumento e nel quartiere è sorto il problema di dare una risposta alle loro esigenze, come quella di poter usufruire di una zona verde in cui i quattro zampe possano correre liberamente e interagire in maniera corretta tra loro e con le persone. E dove il Comune non arriva, arrivano i cittadini. “La città può essere più bella e verde se la riqualifichiamo insieme. Puliamo e adottiamo il parco, convogliando la grandissima partecipazione civica che emerge con forza ogni giorno che incontriamo gli abitati della zona. Vogliamo metterla al servizio del bene comune e dei nostri cani”, spiega l’associazione 100Zampe, nata per sostenere il progetto e per promuovere una nuova relazione cane -proprietario, rispettando le esigenze di benessere del cane sia dal punto di vista fisiologico che mentale, secondo un approccio cognitivo zooantropologico. Tra gli obiettivi ci sono anche la tutela degli animali, la promozione della cultura antispecista, dei diritti e dell’emancipazione degli animali, così come lo sviluppo di pratiche di vita ambientalmente sostenibili e di economie alternative. Fonte: freeartnews.forumfree.it

lunedì 21 settembre 2015

Traslochi Sardegna

Quando si deve affrontare un trasloco si devono mettere in conto fatica e disagio. Fatica per inscatolare anni di vita vissuta in un luogo e disagio nel dover gestire la quotidianità con pochi oggetti essenziali. Noi adulti siamo poco reattivi nei confronti dei cambiamenti e pensare di andare a vivere in un altra città o paese può essere destabilizzante, ma se si deve affrontare un trasloco con bambini piccoli la cosa può davvero gettarci nel panico. Bisogna cercare di essere sereni il più possibile e trasmettere loro sicurezza. In realtà i bambini, soprattutto quelli più piccoli, si adattano facilmente alle situazioni, ma rompere quella che per loro è la routine quotidiana richiede una grande dose di pazienza e calma. Facile da dire, ma quando si ha fretta di sistemare tutta la casa dentro gli scatoloni, perdere la pazienza può capitare. Non c’è niente di male, ma cerchiamo di riacquistarla velocemente. Cerchiamo di coinvolgere i bambini, se hanno l’età per farlo ovviamente, nelle nostre faccende, magari affidandogli piccoli compiti che li faranno sentire importanti, calcolati e non estranei a quanto sta accadendo.Vedere sparire il loro piccolo mondo, oggetto per oggetto in effetti, potrebbe creare loro qualche problema. Se sono ancora piccoli non capiranno che poi tutti i loro giochini riappariranno “magicamente” davanti ai loro occhi, ma noi proviamo comunque a spiegarglielo, intorno ai due anni i bambini iniziano a comprendere, magari non tutto, ma potranno sentirsi rassicurati. Se ci girano attorno durante la fase dell’inscatolamento proviamo a non spazientirci, infondo il loro è solo un modo per dire “ehi, ci sono anche io”. Diamogli qualche carezza e facciamoci aiutare nel riporre gli oggetti più piccoli e non pericolosi negli scatoloni, loro riusciranno a rilassarsi e, probabilmente, anche noi. In ogni caso meglio evitare di cambiare casa troppo spesso se non strettamente necessario.

venerdì 18 settembre 2015

Pulizie industriali Sassari

La pulizia degli impianti e delle attrezzature industriali non è certo un lavoro semplice e rapido. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati in questo senso da importanti sviluppi e miglioramenti, in particolare per quel che riguarda l’efficienza ecologica dei vari settori, ma la sostenibilità da raggiungere deve essere ancora maggiore. Ecco allora che ben si inquadra l’ultimo studio condotto dall’Istituto Fraunhofer, il quale ha sede a Monaco di Baviera e che si occupa di ingegneria delle superfici e dei film sottili Ist. La soluzione individuata dall’istituto teutonico è presto detta ed è molto utile per affrontare la pulizia degli impianti industriali. Il riferimento particolare è andato a quegli stabilimenti che sono attivi nei processi di pastorizzazione del latte, visto che le proteine di quest’ultimo si accumulano spesso nelle tubature, nelle caldaie e in altre attrezzature. La sporcizia provocata in questo caso è talmente enorme che bisogna chiudere completamente l’impianto per pulire il tutto, un danno economico di non poco conto per i produttori. L’Istituto Fraunhofer ha però pensato a dei rivestimenti speciali che scongiurino questi depositi (proteine, cristalli di sale e carbonato di calcio in primis), i quali sono stati adattati a diverse applicazioni e carichi industriali. È stato necessario capire anzitutto quanta energia richiedesse il rivestimento in questione, perché è proprio quest’ultima che determina il livello di depositi che poi formano le incrostazioni. I rivestimenti ideati sono stati creati grazie al carbonio e altri elementi molto sottili: il fatto che si sia utilizzato proprio il carbonio non è casuale, perché esso è in grado di resistere molto bene sia alla corrosione che all’usura. La nuova era delle pulizie industriali sembra dunque cominciata, i vari impianti saranno sottoposti a meno stress rispetto al passato? Già nel corso di questo mese di aprile l’istituto tedesco provvederà a esporre la propria applicazione nel corso della Surface Trade Fair di Hannover. Fonte: industrialeweb.com

mercoledì 16 settembre 2015

Deposito Sassari

Il sistema logistico di un’azienda si basa sullo stoccaggio e sulla distribuzione dei materiali. Questi aspetti sono sicuramente centrali nella catena che porta i prodotti dal produttore al consumatore. L’importanza del sistema magazzino è mutato notevolmente nel tempo fino a diventare un anello fondamentale della catena. In alcuni casi si presta poca attenzione alla gestione delle scorte in magazzino questo causa molte volte un peggioramento del servizio offerto all’utente finale. In realtà la gestione delle scorte in magazzino dovrebbe avere un ruolo fondamentale all’interno dei processi aziendali. Si ritiene, erroneamente, che la riduzione dei costi di stoccaggio possa avvenire soltanto abbassando la quantità delle scorte, senza pensare che, al contrario, un giusto bilanciamento degli immobilizzi consentirebbe una migliore gestione, in quanto abbatterebbe i costi di gestione mantenendo la qualità del servizio reso al cliente. Fonte: comunicativamente.com

martedì 15 settembre 2015

Logistica Sassari

L’attività logistica, per sua natura, è comprensiva di una molteplicità di servizi e prestazioni che rendono difficile ricondurre la sua disciplina ad uno specifico contratto tipico. Anche le figure alle quali essa più si avvicina appaiono insufficienti a garantirne un’adeguata regolamentazione. Non pare, ad esempio, esaustivo il riferimento al contratto di deposito, in quanto la prestazione dell’operatore logistico non riguarda certo solo la custodia dei prodotti affidatigli, ma anche una serie di attività complementari quali la gestione dei flussi di merci con l’ausilio di sistemi informatici, le attività di controllo qualitativo e quantitativo dei prodotti, lo svolgimento di attività amministrative legate alla gestione del magazzino, nonché la distribuzione delle merci. Nè, d’altro canto, si può giungere a differenti conclusioni in merito alla sua riconducibilità al solo schema del contratto di trasporto, principalmente in ragione della tipicità della prestazione da esso regolamentata che mal si concilia con l’ampiezza e la varietà delle attività che caratterizzano il contratto di logistica. Si proverà, quindi, a partire da una definizione di contratto di logistica: “Il contratto di logistica è quell’accordo con cui un soggetto, detto fornitore di servizi logistici, si assume la gestione di una o più fasi delle attività di deposito, movimentazione, manipolazione e trasferimento di prodotti di un altro soggetto, detto committente, con organizzazione dei mezzi a proprio carico, e si obbliga quindi alla prestazione dei servizi funzionali allo svolgimento di tali attività, dietro il pagamento di un corrispettivo". In linea generale, la definizione menzionata, per molti versi richiama la fattispecie dell’appalto di cui agli artt. 1655 c.c. ed in particolar modo dell’appalto di servizi. Il problema è quello di stabilire se ed in quale misura in presenza di una pluralità di servizi, si debbano applicare, con riferimento alle singole prestazioni, le norme sull’appalto o quelle dei contratti cui esse sono riconducibili. Il contratto di servizi logistici integrati configura pertanto una fattispecie atipica, in cui, però, confluiscono elementi di singoli contratti tipici. Oltre alle norme in tema di appalto trovano applicazione anche le disposizioni in materia di somministrazione “in quanto compatibili”. Inoltre, i contratti tipici cui si può fare riferimento sono senz’altro il contratto di deposito, il contratto di trasporto, il contratto di spedizione ed il contratto di mandato. Fonte: m.filodiritto.com

Logistica Sassari

L’attività logistica, per sua natura, è comprensiva di una molteplicità di servizi e prestazioni che rendono difficile ricondurre la sua disciplina ad uno specifico contratto tipico. Anche le figure alle quali essa più si avvicina appaiono insufficienti a garantirne un’adeguata regolamentazione. Non pare, ad esempio, esaustivo il riferimento al contratto di deposito, in quanto la prestazione dell’operatore logistico non riguarda certo solo la custodia dei prodotti affidatigli, ma anche una serie di attività complementari quali la gestione dei flussi di merci con l’ausilio di sistemi informatici, le attività di controllo qualitativo e quantitativo dei prodotti, lo svolgimento di attività amministrative legate alla gestione del magazzino, nonché la distribuzione delle merci. Nè, d’altro canto, si può giungere a differenti conclusioni in merito alla sua riconducibilità al solo schema del contratto di trasporto, principalmente in ragione della tipicità della prestazione da esso regolamentata che mal si concilia con l’ampiezza e la varietà delle attività che caratterizzano il contratto di logistica. Si proverà, quindi, a partire da una definizione di contratto di logistica: “Il contratto di logistica è quell’accordo con cui un soggetto, detto fornitore di servizi logistici, si assume la gestione di una o più fasi delle attività di deposito, movimentazione, manipolazione e trasferimento di prodotti di un altro soggetto, detto committente, con organizzazione dei mezzi a proprio carico, e si obbliga quindi alla prestazione dei servizi funzionali allo svolgimento di tali attività, dietro il pagamento di un corrispettivo". In linea generale, la definizione menzionata, per molti versi richiama la fattispecie dell’appalto di cui agli artt. 1655 c.c. ed in particolar modo dell’appalto di servizi. Il problema è quello di stabilire se ed in quale misura in presenza di una pluralità di servizi, si debbano applicare, con riferimento alle singole prestazioni, le norme sull’appalto o quelle dei contratti cui esse sono riconducibili. Il contratto di servizi logistici integrati configura pertanto una fattispecie atipica, in cui, però, confluiscono elementi di singoli contratti tipici. Oltre alle norme in tema di appalto trovano applicazione anche le disposizioni in materia di somministrazione “in quanto compatibili”. Inoltre, i contratti tipici cui si può fare riferimento sono senz’altro il contratto di deposito, il contratto di trasporto, il contratto di spedizione ed il contratto di mandato. Fonte: m.filodiritto.com

venerdì 11 settembre 2015

Traslochi Sassari

Robe accumulate negli anni, vestiti utili e inutili, carte e scartoffie, foto vecchie e nuove, mobili di prestigio o montati da soli, fatto è che bisogna inscatolare tutto per bene e rimboccarsi le maniche. Con il trasloco può capitare di prendere in mano oggetti o foto che ci riportano a tempi magari più felici..ebbene non facciamoci prendere dalla malinconia e se sono cose oramai inutili cerchiamo di avere la forza di buttarli. Sono tantissime i sentimenti che accompagnano un trasloco ma in primis svetta il ben conosciuto stress! Sono diverse le indagini statistiche dove risulta che il trasloco è una tra le maggiori cause di stress psicologico dopo il lutto e la separazione. In effetti se ci pensiamo bene ci dobbiamo separare da un quartiere, dai nostri negozi preferiti e a portata di mano, da vicini, amici,punti di riferimento, e comunque il trasloco non è solo un affaticamento fisico ma anche e soprattutto mentale; il cambiamento fa sempre paura, anche se andiamo a migliorare una situazione; il nostro organismo da sempre cerca l’ equilibrio e un trasloco è una situazione carica di ansia, nervosismo e di incertezza. Come fare per viverlo al meglio? Prima di tutto cerchiamo di essere organizzate impacchettando il tutto con una certa logica, sarà più facile nella nuova casa ritrovare gli oggetti imballati; diamoci del tempo per abituarci alla nuova situazione, soprattutto se in famiglia ci sono dei ragazzi che sicuramente nei primi mesi vivranno un senso di smarrimento e disorientamento. Anche gli adolescenti soprattutto se il trasloco è stato loro imposto lo vivranno molto male; aiutateli e fate insieme le cose, ma soprattutto prendetevi del tempo per conoscere la nuova zona e createvi dei punti di riferimento nuovi; non sarà facile ma l’unione fa la forza e quindi buon trasloco! Tratto da pjmagazine.net

giovedì 10 settembre 2015

Montaggio mobili Sassari

Tra i servizi che vengono spesso compresi nelle operazioni di trasloco figura il montaggio dei mobili ovvero una serie di azioni piuttosto complesse e delicate, soprattutto perché spesso non è disponibile il libretto con le istruzioni. Le aziende esperte nel settore dei traslochi spesso hanno maturato anche una grande esperienza nelle operazioni di smontaggio e di montaggio dei mobili dei clienti che hanno richiesto il servizio. Tali aziende sono, al riguardo, in grado di offrire un servizio attento e accurato, anticipatamente pianificato sotto ogni aspetto. Le operazioni di smontaggio e di montaggio mobili richiedono esperienze e competenze, pertanto sono praticate da un personale esperto con maturata esperienza nel campo. Le risorse assegnate a tale attività in genere possiedono competenze nel settore della falegnameria e appurate abilità manuali, oltre che la capacità di avere una visione prospettica degli spazi, funzionale al posizionamento dei mobili che sono già in possesso dei clienti ai nuovi spazi lavorativi o abitativi. Nello specifico i servizi concernono ogni tipologia di mobile, dalle cucine agli studi, dai mobili antiquari a quelli moderni e di design, ai semplici armadi e letti. Le attrezzature impiegate nelle operazioni sono progettate per compiere l’attività in assoluta sicurezza e in modo accurato, al fine di non danneggiare la merce dei clienti. Le ditte che si occupano di traslochi e di smontaggio e montaggio mobili offrono anche il servizio di deposito merci mettendo a disposizione appositi magazzini per la conservazione delle stesse, qualora i tempi di trasloco dovessero protrarsi. I servizi sono offerti con tempistiche di esecuzione molto rapide e prezzi piuttosto competitivi.

lunedì 7 settembre 2015

Gestione archivi Sassari

I documenti cartacei nel nostro lavoro sono ancora molti. Ne fanno ancora parte in modo rilevante sebbene l’uso delle tecnologie per l’elaborazione digitale e la gestione dei dati sia ormai di uso comune e sia fondamentalmente parte integrante delle attività di ogni giorno. Siamo ancora legati alla carta e ad una modalità di lavoro tradizionale che vede il supporto cartaceo ancora protagonista in molte attività, in molte operazioni e procedure di lavoro, specialmente in alcuni settori. Se abbiamo lavorato bene fino ad ora con la carta perché non potremmo continuare a farlo? Vero, ma siamo in grado di integrarla con gli strumenti informatici che ormai adoperiamo ogni giorno, ogni minuto? Diversi formati utilizzati per lavorare e scambiarci informazioni ci costringono ad adottare e cambiare costantemente modi di lettura e operatività diverse. Quindi ci impongono tempi e costi diversi. Invece di rimanere ancorati ad un sicuro e tranquillizzante modo di lavorare, proviamo a immaginarci come sarebbe più semplice avere a disposizione tutto, subito e in unico formato digitale? La soluzione c’è e sta tutta in un programma software di archiviazione che ci permette di digitalizzare tutti i documenti cartacei con cui abbiamo a che fare, per una loro più facile e veloce reperibilità e un loro impiego più efficiente. Dematerializzare e archiviare ciò che fino ad oggi risiedeva solo su fogli di carta non vuol dire azzerrare il valore di quei documenti, anzi.. vuol dire semplicemente liberare spazio fisico prezioso e utile ad altro, archiviarlo in uno spazio virtuale senza limiti ma sicuro e ottenere in aggiunta enormi benefici in termini di conservazione, gestione e usufruibilità dei dati contenuti in essi. I software oggi a disposizione per la gestione documentale permettono non solo di archiviare i documenti che nascono solo su carta, ma anche di integrarli e correlarli con altre tipologie di documenti e dati, per esempio con i dati generati dai sistemi gestionali, con le e-mail e con molteplici tipologie di file elettronici. Fino a quando non troveremo più block notes e graffette sulla nostra scrivania…..dovremo essere in grado di saper conservare ciò che è stato fino ad ora creato e memorizzato su carta, dovremo saper sfruttare al massimo ciò che oggi può esistere solo su carta... Fonte: gestione-documenti.com

giovedì 3 settembre 2015

Facchinaggio Sassari

Pubblichiamo di seguito un interessante servizio tratto da bologna2000.com: AGCI Servizi, Federlavoro e Servizi-Confcooperative e Legacoop Servizi dell’Emilia Romagna esprimono viva soddisfazione per l’approvazione, da parte dell’Assemblea Legislativa, delle nuova Legge regionale sul facchinaggio e la movimentazione delle merci. “Sebbene non rappresenti la panacea di tutti i mali – dichiarano i presidenti delle Associazioni di settore Massimo Mota, Daniele Passini e Alberto Armuzzi – questa norma può costituire un utile strumento per promuovere la legalità e la responsabilità sociale in questi settori, arginare il fenomeno delle cosiddette ‘cooperative spurie’ e contrastare la concorrenza sleale. Un provvedimento importante, nonostante la limitata potestà legislativa di cui dispone la Regione in materia, di carattere promozionale che non si sovrappone agli strumenti repressivi già esistenti ma li rafforza. Tutto ciò allo scopo di accreditare nei confronti del mercato e delle istituzioni le cooperative che operano nel pieno rispetto della legge ed applicano i contratti collettivi, promuovere i comportamenti virtuosi delle imprese e coadiuvare l’attività ispettiva per il contrasto alle false cooperative ed alle forme irregolari di utilizzo dei lavoratori. Questo favorendo una maggiore cooperazione interistituzionale ed una più stretta collaborazione tra pubblico e privato”. “A tale proposito – sottolineano le Associazioni di settore delle tre centrali cooperative regionali – la nuova legge prevede, tra le varie misure, l’istituzione di un elenco di merito a cui possono aderire in forma volontaria tutti gli operatori della logistica in possesso dei requisiti di legalità e responsabilità sociale certificati da una apposita Consulta composta da istituzioni, parti sociali, rappresentanti delle imprese committenti ed Enti deputati al controllo”. Le aziende iscritte a questo elenco hanno diritto ad accedere a un sistema di premialità per quanto concerne i bandi finalizzati alla concessione di contributi. “La norma sul facchinaggio approvata dall’Assemblea Legislativa regionale – concludono i responsabili della cooperazione – giunge a compimento di un percorso intenso e partecipato avviato su iniziativa della Giunta, in risposta alle istanze delle parti sociali ed in particolare della cooperazione, le cui imprese di facchinaggio rappresentano oltre il 70% del settore. L’approvazione di questa legge dimostra che dove sono presenti parti sociali responsabili e istituzioni attente si può offrire una pronta risposta alle esigenze di una società in rapida e profonda evoluzione. L’efficacia della nuova legge sul facchinaggio e la logistica dipenderà ora in gran parte dall’impegno di questi due importanti protagonisti a cui è demandata la piena applicazione della norma”.

mercoledì 2 settembre 2015

Pulizie Sassari

Le pulizie condominiali comprendono diversi settori: la spazzatura dei pavimenti, il lavaggio dei pavimenti, la spazzatura dei cortili interni ed esterni, spazzatura cantine e il lavaggio vetri e davanzali. Tutto questo fa parte delle pulizie condominiali. In casi particolari bisogna aggiungere il lavaggio completo degli ascensori o la lucidatura del pavimento. Cosa succede molto spesso tra i condomini? Nell’assemblea condominiale si può decidere l’affidamento del servizio di pulizia ad una ditta esterna, per la pulizia delle parti comuni, oppure per il fai da te, ossia per la pulizia a turni da parte del singolo condomino. Purtroppo le turnazioni sono belle finchè durano!!, cioè finchè tutti i condomini le fanno regolarmente è tutto a posto, ma quando per un motivo qualunque uno decide di non farle scattano litigi e discussioni. Ecco cosa dice il codice civile. Per l’articolo 1117 del codice civile, le scale sono di proprietà dei condomini, compresi quelli con locali al piano terreno e anche con accesso esclusivo dalla strada, a meno che non risulti il contrario dagli atti di acquisto o dal regolamento condominiale di natura contrattuale. Tutti, quindi, devono contribuire alla pulizia, manutenzione e ricostruzione delle scale, e le spese devono essere sostenute e ripartite tra tutti. I criteri di ripartizione delle spese per la pulizia, da fare eseguire anche da un’impresa, sono spesso argomento oggetto di discussione e fonte di litigi tra vicini, specie se il regolamento condominiale non prevede nulla in proposito. Dato che la pulizia è assimilabile a una vera e propria manutenzione, i criteri di spesa da applicare sono quelli previsti dall’art. 1124 c. c.: “Le scale sono mantenute e ricostruite dai proprietari dei diversi piani a cui servono. La spesa relativa è ripartita tra essi, per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l’altra metà in misura proporzionale all’altezza di ciascuno. La ripartizione delle spese per la pulizia delle scale secondo quanto previsto dall’art. 1124 cod. civ., poi, è conforme alla ratio di tale disposizione, la quale va individuata nel fatto che, a parità di uso, i proprietari dei piani alti logorano di più le scale rispetto ai proprietari dei piani più bassi, per cui contribuiscono in misura maggiore alla spese di ricostruzione e manutenzione. Ugualmente, a parità di uso, i proprietari di piani più alti sporcano le scale in misura maggiore rispetto ai proprietari dei piani più bassi, per cui devono contribuire in misura maggiore alle spese di pulizia”. Fonte: ggmservizi.com

martedì 1 settembre 2015

Facchinaggio Sassari

Nella vita di un’azienda può subentrare l’esigenza, saltuaria oppure ripetitiva, di movimentare merci e materiali. Uno spostamento di arredi, la creazione di un database informatico e il relativo spostamento di quello cartaceo, o anche un aumento di produzione e di vendita di articoli… insomma le cause possono essere svariate.
Contattando un’azienda che offre servizi di facchinaggio ci si mette in contatto con professionisti del settore, con personale e mezzi idonei a risolvere qualsiasi esigenza. Richiedere un sopralluogo e un preventivo gratuito permetterà quindi di capire di quali servizi ci possiamo avvalere.  Solitamente questo tipo di servizio fa parte di una tipologia più ampia di servizi che vengono offerti da un’azienda di logistica, ma vengono erogati anche separatamente e una tantum.
 
I servizi che in genere vengono offerti sono:
  • servizi di carico e scarico
  • movimentazione delle merci, anche con mezzi meccanici
  • spostamento di arredi e archivi
  • traslochi interni e spostamento di merci
  • qualsiasi servizio di manodopera che preveda lo spostamento di merci.
Nel caso di esigenze saltuarie risulta molto intuitivo il ricorrere a servizi esterni all’azienda, ma anche nel caso di situazioni ripetitive affidarsi ad un impresa del settore permette un notevole risparmio economico e di tempo. Tutti i mezzi vengono infatti forniti dall’azienda che eroga il servizio, sono controllati, sottoposti a manutenzione periodica e in perfette condizioni. Il personale è formato e abituato a lavorare in team strutturati. Ecco perchè rivolgersi ad agenzie di servisi di facchinaggio risulta essere una soluzione comoda ed economica.
Fonte: impresapulizia.wordpress.com
 

lunedì 31 agosto 2015

Logistica Sardegna

La piattaforma logistica è un’area di movimentazione e stoccaggio delle merci, collocata a monte dei terminal portuali ed integrata con un sistema di trasporto intermodale. Essa è dotata di magazzini, servizi gestionali, informativi e telematici e anche di capannoni, dove possono essere svolte attività manifatturiere per trasformare i semilavorati in prodotti. Per molti versi si tratta di un ampliamento del concetto dell'interporto.
La piattaforma logistica dovrebbe essere lo strumento per razionalizzare e meglio organizzare la catena trasporto – stoccaggio – distribuzione in modo strategico, garantendo una penetrazione efficace delle merci sui mercati nazionali ed internazionali. Essa rappresenta un nodo cruciale nel sistema infrastrutturale del territorio a cui è collegata e la sua area varia in base al volume delle merci da trattare. Due pertanto sono le funzioni cui una piattaforma logistica deve assolvere:
  1. attrarre e concentrare i flussi del traffico di merci
  2. organizzare, razionalizzando percorsi e consegne, la catena del trasporto intermodale.
Per soddisfare tali prestazioni, la piattaforma logistica è da collocarsi in una posizione geograficamente ottimale sfruttando assi di comunicazione viario ed infrastrutture idonei e progettando l’area come un vero e proprio insediamento produttivo di qualità per le imprese dei diversi settori, oggi più che mai nel rispetto dei criteri di eco-sostenibilità. Al concetto di piattaforma logistica si associa quindi quello di logistica sostenibile.
Esso comprende una serie di tecnologie, di procedure e d'attività che hanno il fine di ridurre l'impatto ambientale dei vari anelli della catena logistica, senza penalizzare la qualità del servizio e la redditività economica. La logistica sostenibile coinvolge diversi aspetti:
  1. il trasporto sulle lunghe distanze
  2. la distribuzione locale
  3. l'intermodalità
  4. gli impianti di stoccaggio
  5. le tecnologie per l'imballaggio.
La realizzazione di nuove piattaforme logistiche induce la realizzazione di nuove infrastrutture che, attraverso la semplificazione, organizzazione ed implementazione anche delle esistenti creano un sistema efficiente ed efficace in grado di ridurre le emissioni nocive dovute ai mezzi di trasporto, ad un uso del territorio più razionale e ad una diminuzione dell’impatto paesaggistico di strutture così grandi.
Utilizzando, d’altro lato, tecnologie per il risparmio energetico come: pannelli solari e generatori fotovoltaici, sistemi di riciclaggio e recupero delle acque e la piantumazione intensiva è possibile diminuire i consumi energetici degli impianti produttivi e di trasformazione dei semi-lavorati.
Fonte it.wikipedia.org
 

venerdì 28 agosto 2015

Raccolta Raee Sassari

Nel recepire il sistema delle autorizzazioni in materia di gestione dei rifiuti previsto dalla direttiva 91/156/CEE, il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 ("decreto Ronchi") aveva individuato nell'Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti la competente autorità, prevista dall'articolo 12 della direttiva medesima, presso la quale devono iscriversi "gli stabilimenti o le imprese che provvedono alla raccolta o al trasporto di rifiuti a titolo professionale, o che provvedono allo smaltimento o al recupero di rifiuti per conto di terzi (commercianti o intermediari)". 
L'Albo è stato costituito presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è articolato in un Comitato Nazionale, con sede presso lo stesso Ministero, e in Sezioni regionali e provinciali, con sede presso le Camere di commercio dei capoluoghi di regione e delle province autonome di Trento e Bolzano. Al Comitato Nazionale sono affidate funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività delle Sezioni regionali, le quali hanno il compito di iscrivere le imprese. Tali funzioni si manifestano con l'emanazione di deliberazioni, direttive e circolari e mediante le decisioni sui ricorsi proposti avverso i provvedimenti adottati dalle Sezioni.
In applicazione delle suddette disposizioni comunitarie, l'articolo 30 del D.Lgs 22/97 aveva disposto l'obbligo d'iscrizione all'Albo per le imprese che effettuano l'attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi e per le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi (esclusi i trasporti di rifiuti pericolosi che non eccedono la quantità di 30 Kg al giorno o di 30 litri al giorno effettuati dai produttori degli stessi rifiuti), nonché per le imprese che effettuano l'attività di commercio e intermediazione dei rifiuti.
Inoltre, il Legislatore nazionale aveva previsto l'obbligo d'iscrizione per le imprese che effettuano l'attività di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, di gestione di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti di titolarità di terzi e di gestione di impianti mobili di smaltimento e recupero dei rifiuti.
L'iscrizione costituisce autorizzazione all'esercizio delle attività di raccolta e trasporto, commercio e intermediazione dei rifiuti.
Per le altre attività abilita alla gestione di impianti o all'esercizio di attività autorizzate da altre amministrazioni.
L'iscrizione all'Albo dura cinque anni ed è subordinata alla prestazione di garanzie finanziarie (fideiussioni). Il decreto Ronchi aveva inoltre previsto l'iscrizione con procedura semplificata, di durata biennale, per la raccolta e il trasporto dei rifiuti destinati alle operazioni di recupero.
In sintesi, l'Albo svolge una importante funzione di selezione e di qualificazione delle imprese obbligate le quali, per ottenere l'iscrizione, devono dimostrare il possesso di determinati requisiti soggettivi, di idoneità tecnica e di capacità finanziaria.
Uno dei principali risultati conseguiti dall'Albo è costituito dalla pubblicazione dell'elenco nazionale delle imprese iscritte.
L'albo è disponibile sul sito web http://www.albonazionalegestoriambientali.it dal 3 novembre 2004 e contiene, per ciascuna impresa, i dati anagrafici, le categorie e classi d'iscrizione, le tipologie dei rifiuti gestiti e i relativi codici dell'elenco europeo dei rifiuti.
La ricerca delle imprese può essere effettuata attraverso la corrispondente ragione sociale, la sezione regionale o provinciale di iscrizione, la categoria, il codice dei rifiuti.
Con la pubblicazione dell'Albo è stato messo a disposizione del complesso sistema che regola la gestione dei rifiuti un importante strumento.
Infatti, tenuto conto della funzione svolta dall'Albo, la pubblicazione dell'elenco delle imprese iscritte si configura come fondamentale elemento di trasparenza, punto di riferimento per le imprese che producono rifiuti (e che li debbono affidare a operatori qualificati), per le amministrazioni pubbliche e per i cittadini, nonché come importante anello del sistema di contabilità dei rifiuti.
L'operazione, che non eguali presso le altre amministrazioni competenti in materia di autorizzazioni alle attività di gestione dei rifiuti, continua a riscuotere l'attenzione e l'apprezzamento del mondo imprenditoriale, delle pubbliche amministrazioni e di singoli cittadini.
Ulteriori compiti sono stati affidati all'Albo da decreti legislativi successivi al D.Lgs 22/97, quali il D.Lgs 209/03 di recepimento della direttiva 2000/53/CE sui veicoli a fine vita e il D.Lgs 151/05, di recepimento delle direttive 2002/95/CE e 2002/96/CE sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE),
Nel quadro della riforma delle norme in materia di gestione dei rifiuti, l'articolo 212 del decreto legislativo 152/06 ha istituito l'"Albo nazionale gestori ambientali", che succede all'Albo nazionale gestori rifiuti.
L'attribuzione di nuove funzioni, che si aggiungono a quelle che già previste dal D.Lgs 22/97, fa assumere all'Albo una nuova fisionomia.
In particolare, il D.Lgs 152/06 prevede l'iscrizione all'Albo dei trasportatori dei rifiuti già esentati dal D.Lgs 22/97, l'iscrizione delle imprese che svolgono le operazioni di recupero dei rifiuti in procedura semplificata, istituisce i registri delle autorizzazioni regionali e dei firmatari degli accordi di programma e interviene sulle procedure d'iscrizione vigenti.
Ulteriori modifiche sono state apportate dalla promulgazione del D.lgs 16 gennaio 2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale" (G.U. n. 24 del 29 gennaio 2008) che ha riscritto l'articolo 212 del D.lgs 152/06, modificando in maniera significativa la procedura di iscrizione delle imprese che trasportano i propri rifiuti (comma 8), riattivato l'iscrizione in regime di comunicazione delle aziende speciali, i consorzi e le società di gestione dei servizi pubblici di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 per il servizio di gestione dei rifiuti urbani nei medesimi Comuni, e restituito in capo alle Province la registrazione degli impianti che effettuano operazioni di recupero in regime di comunicazione di inizio attività.
L'articolo 212 del D.Lgs 152/06 prevede l'emanazione di decreti attuativi che dovranno regolamentare i nuovi compiti e consentire un razionale e proficuo utilizzo delle risorse.
Fino alla entrata in vigore di tali decreti, si applicano le disposizioni attuative del D.Lgs 22/97.
Talune disposizioni del nuovo decreto legislativo, però, sono di immediata applicazione.
Fonte: albonazionalegestoriambientali.it
 

mercoledì 26 agosto 2015

Sfalcio erba Sassari

Il taglio dell’erba si può effettuare raccogliendo tutta l’erba di risulta ed eliminandola (un composter può essere ottimo per questo tipo di rifiuti verdi), oppure lasciando l’erba sul prato; nessuno dei due metodi è migliore dell’altro, ma dipende da come e quando tagli l’erba, e da quanta ne produci. In genere, i tosaerba in commercio, sono dotati di un capiente sacco, in cui si raccoglie l’erba tagliata, che viene poi portata alla discarica comunale o nel composter di casa; in entrambi i casi, l’erba diverrà composter, ovvero un ottimo prodotto fertilizzante. Nel caso in cui l’erba non venga raccolta, si effettua il cosiddetto mulching, ovvero si lascia l’erba sul prato, in modo che rilasci l’umidità che contiene, e si decomponga, lasciando anche i Sali minerali.
Nel primo caso, non importa quante volte all’anno effettuiamo il taglio dell’erba, non importa se abbiamo un prato a foglie sottili o un prato a foglie tonde (dichondra o trifoglio), non importa se decidiamo di tosare il prato molto basso o se invece decidiamo di lasciarlo alto; il metodo “tradizionale” di tosatura dell’erba, che comporta la rimozione della stessa va sempre bene, funziona sempre nella stessa maniera, e non presenta alcuna problematica.
Invece il mulching ha migliori effetti in alcuni casi particolari, e non è indicato in altri; questo perché, se l’erba tagliata è molto lunga, e il nostro tosaerba produce dei piccoli mucchietti, l’erba tenderà a decomporsi lentamente, rimanendo sul prato a lungo, soprattutto poi in caso di pioggia nei giorni successivi al taglio dell’erba; capita in questi casi che i mucchietti di erba vadano in putrefazione, causando cattivo odore e spesso anche l’ingiallimento dell’erba sottostante. Il mulching infatti si pratica molto sui tappeti erbosi che vengono tagliati spesso, dove l’erba di risulta è corta, oppure dove viene tagliata con appositi tosaerba che la sminuzzano, e la spargono bene su tutto il tappeto erboso, e non ammonticchiata; ovviamente, il taglio dell’erba in questi casi deve venire praticato in giornate no piovose, e non dovrebbe piovere neppure nei giorni successivi al taglio e al conseguente spargimento dell’erba sul prato. Oltre a questo, il mulching sembra non avere successo sui tappeti erbosi a foglia tondeggiante.
Fonte: giardinaggio.it

martedì 25 agosto 2015

Traslochi Sassari

La serietà delle operazioni di trasloco industriale è del tutto innegabile, soprattutto se paragonata con quella di altri generi di trasloco. 
Quando oltre alle normali problematiche si aggiungono al progetto anche il peso o l’ingombro di alcune classi di macchine o impianti a quel punto la capacità professionale non può essere in alcun modo improvvisata: o c’è oppure no.
E questo gli esperti del settore lo sanno perfettamente, così come sono consapevoli di quanto, oltre agli aspetti più classicamente critici, occorre considerare anche la sicurezza di tutto il personale coinvolto nelle operazioni (non ultimo ovviamente anche quello del cliente).
Traslocare un’industria intera o anche solo parti di essa non è mai una cosa facile. A cominciare dalla logistica del parco mezzi dell’azienda che effettua il trasloco e della relativa pianificazione di sostituzione o manutenzione (forse il capitolo più mission critical nel momenti in cui l’azienda traslocatrice dispone di un proprio parco di proprietà), per continuare con la formazione del personale, sia in questioni strettamente organizzative che in parti tecniche.
La capacità di comprendere fin da subito quali siano i punti critici dell’operazione di trasloco industriale non è improvvisabile ma si può solo sviluppare dopo anni di esperienza pratica sul campo.
Un’esperienza che però di solito da sola non è sufficientemente se non adeguatamente supportata da squadre di lavoro efficienti, affiatate, e a cui venga fornita la giusta motivazione, sia dal punto di vista professionale che da quello economico.
Occorre sempre ricordare che per un cliente industriale, la perdita da mancata produzione inizia subito, nell’istante stesso del primo secondo di fermo macchina e continua per tutto il trasloco fino al primo secondo di riaccensione delle macchine di produzione. Per questo motivo procedure come quelle relative ai traslochi industriali devono sempre essere portate a termine da personale competente ed efficace ma, soprattutto, consapevole di quello che sta passando il cliente.
Fonte: melaverde.biz

domenica 23 agosto 2015

Traslochi Sassari

L'arredamento è «l'arte e la tecnica di conformare con vari elementi (divisori, mobili, suppellettili ecc.) gli ambienti interni al fine di renderli più funzionali e confortevoli». Questa tecnica mantiene, quindi, uno stretto e imprescindibile rapporto con l'attività di disegno degli spazi, che, a sua volta, non può fare a meno della progettazione degli arredi. Come tecnica progettuale, è definita anche architettura degli interni

Elementi

Alcuni elementi architettonici come pareti, pavimenti e soffitti possono essere modificati con decorazioni come quadri o tappeti, specchi e trompe-l'oeil, questi modificano la percezione dello spazio.
Lo stesso dicasi per i soppalchi, armadi o librerie a muro.
Gli elementi d'arredo si possono raggruppare in ben cinque categorie:
  1. Elementi bidimensionali fissi
  2. Elementi bidimensionali mobili o semimobili, (tende, arazzi, tappeti)
  3. Elementi tridimensionali fissi strutturalmente connessi all'ambiente, (scale, arredi a muro)
  4. Elementi tridimensionali mobili, sostenitori o contenitori,
  5. Elementi tridimensionali mobili non portanti ma, perlopiù, portati (quadri, specchi)

Studio dello spazio

Lo studio della disposizione degli arredi, fissi o mobili che siano, è determinato da vari fattori, di natura sia estetica sia funzionale. In primis, l'utilizzo che ne verrà fatto, presupponendo l'utilizzo alla famiglia che lo utilizzerà, porta alla divisione dell'ambiente, ossia alla collocazione in pianta di quelle che sono le varie partizioni e i diaframmi (divisioni-non divisioni tramite pannelli, teli, vetri etc.) Successivamente alla divisione viene la collocazione degli elementi d'arredo e la decorazione dell'ambiente, la sua caratterizzazione in base a uno o più stili correlati tra loro, lo studio delle luci e dello spazio vitale, il dimensionamento ergonomico e la creazione di percorsi teorici per concretizzare una piacevole fruizione dello spazio-.

Principali stili d’arredamento

  1. Arredamento classico: mobili antichi, preferibilmente artigianali, o quanto meno riproduzioni moderne di pezzi antichi.
  2. Arredamento rustico: mobili di legni non pregiati e mattoni a vista richiamano le antiche case di campagna.
  3. Arredamento decorativo: soprammobili e quadri sono elementi dominanti, che si richiamano tra loro e riempiono ogni spazio.
  4. Arredamento moderno: materiali sintetici e superfici tecnologiche rendono questo arredo abbastanza freddo ma pulitissimo nelle linee.
  5. Arredamento contemporaneo: linee pulite e colori chiari con richiami allo stile nordico; stile moderno ma con fusione di elementi in pietra o legno
Fonte: wikipedia

venerdì 21 agosto 2015

Logistica Sardegna

L’autotrasporto conto terzi è un’attività basilare del sistema economico moderno, che però comporta elevati costi in termini ambientali ed economici. In realtà, eliminando gli sprechi e ottimizzando la logistica, è possibile contenere notevolmente tali costi
Camion che effettuano viaggi parzialmente o del tutto scarichi, tratte uguali percorse più volte nel giro di poco tempo, organizzazione logistica basata su parametri diversi rispetto a quelli dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei mezzi. Sono questi i problemi principali del trasporto di merci su gomma. Le conseguenze? Danni ambientali molto gravi e ingenti esborsi per la collettività – basti pensare alle tasse per mantenere le infrastrutture della logistica, per ripagare i danni degli incidenti stradali o per effettuare i necessari controlli sulla circolazione.

Nel nostro Paese ci sono circa 143.000 aziende di trasporto con licenza contro terzi, cioè dei professionisti che possono trasportare merci di tutti. Di queste, 40.000 sono senza veicoli, quindi sono soltanto dei meri intermediari, mentre le altre sono varie aziende distinte. Di queste, il 70% non ha più di tre addetti. Si tratta di un settore con realtà aziendali molto piccole, spesso addirittura monoveicolari. È indubbiamente una situazione molto caotica. Se poi consideriamo il fatto che ogni chilometro percorso da un autocarro provoca un impatto ambientale che non viene pagato da nessuno se non dalla collettività attraverso le malattie dovute all’inquinamento, il tempo perso a causa del traffico, gli incidenti, il consumo delle infrastrutture che noi paghiamo con le tasse, ci accorgiamo che è una catena che non può andare avanti all’infinito.
Fonte: ilcambiamento.it 

giovedì 20 agosto 2015

Pulizie Sassari

Le pulizie e la sanificazione degli ambienti sanitari rivestono un ruolo importante non solo per il significato che assumono nell’ambito del confort alberghiero ma soprattutto per le implicazioni di ordine igienico-sanitario che influiscono sulla qualità delle cure erogate e sull’efficienza ed efficacia dell’organizzazione dei servizi.
Adeguate manovre di PULIZIA concorrono a diminuire la possibilità di diffusione dei microorganismi, quindi a limitare la propagazione delle infezioni e, di conseguenza, amigliorare la qualità della vita del paziente e degli operatori.
 
PRINCIPI GENERALI
 
Le pulizie devono iniziare dalla zona meno sporca verso quella più sporca
 
Nel caso di oggetti che non vanno a diretto contatto con il paziente, dopo la disinfezione non risciacquare
 
Evitare il rabboccamento dei contenitori (sia detergente che disinfettante)
 
Rispettare la diluizione dei prodotti indicata dalla casa produttrice
 
Segnalare le zone bagnate con apposita segnaletica le aree di passaggio (atrii e corridoi) effettuare il lavaggio in due tempi successivi, in modo da mantenere sempre una metà asciutta, per permettere il passaggio
 
Utilizzare sempre idonei dispositivi di protezione individuale (D.P.I) durante le procedure di pulizia, che sono svolte sotto la diretta responsabilità dei caposala, che devono dare precise disposizioni in merito, fornire adeguati D.P.I., vigilare sul corretto utilizzo degli stessi da parte degli operatori
 
Dopo l’uso tutte le attrezzature, compreso il carrello delle pulizie, devono essere detersi ed asciugati. L’umidità e la temperatura ambiente sono ottimi terreni di cultura per il proliferare di germi.
 
Allo stesso modo ogni panno, spugna, sistema Mop ecc dopo l’uso deve essere lavato, disinfettato e lasciato asciugare.
 
La presenza di materiale organico può ridurre o inattivare l’azione del disinfettante, perciò è necessario sempre effettuare una decontaminazione con detersione e poi disinfezione
Fonte: ecologialiperti.it