mercoledì 3 settembre 2014

Pulizie professionali Sardegna

Aprire un’impresa di pulizie non è difficile e nemmeno tanto costoso. Inoltre un’impresa di pulizie può essere un business molto redditizio se si riesce ad organizzare bene il lavoro.
Al giorno d’oggi ci sono leggi molto serrate per quanto riguarda il mantenimento dello stato di igiene di luoghi sia pubblici che privati, come scuole, ospedali, cliniche, ristoranti, negozi di vario genere, ma anche uffici, palazzi, condomini etc.
Quello delle pulizie è uno dei mestieri più antichi del mondo, dal carattere decisamente intramontabile. Si tratta di un lavoro tanto faticoso quanto indispensabile e per questo aprire un’impresa di pulizie può essere davvero un investimento dalle ottime potenzialità di successo. Per questo siamo convinti che aprire un’impresa di pulizie conviene e può essere un ottimo business. Per questo motivo, fare le “pulizie” rappresenta un lavoro sempre più importante e molto richiesto, sopratutto nelle grandi città dove le ditte di pulizie presenti non sono mai abbastanza. Quindi perché non farne un business di successo aprendo un’impresa di pulizie?

Come aprire un’impresa di pulizie

L’apertura di un’impresa di pulizie, oltre a godere di ottime prospettive di guadagno e di pochissime probabilità fallimentari, è anche un investimento relativamente economico. Basti pensare che per avviare una ditta di pulizie i costi iniziali si aggirano intorno ai cinque-seimila euro.
Per aprire un’impresa di pulizie bisogna tenere ben presenti gli obiettivi che si desidera raggiungere.  In base al tipo di attività, infatti, variano la tipologia di attrezzi da utilizzare e il costo dell’investimento iniziale.
Si può decidere di aprire una piccola impresa di pulizie, in cui anche lo stesso titolare svolga le mansioni richieste, per contenere al massimo i costi di gestione. Se, invece, si vuole mirare ad aspirazioni più alte, la somma da investire aumenterà di pari passo con l’aumentare dei servizi offerti dall’impresa e degli strumenti da acquistare. Ci sono, infatti, imprese che offrono semplicemente un servizio di base, utilizzando pochi attrezzi indispensabili. Altre, invece, offrono servizi specifici come derattizzazione, sanificazione, disinfezione e disinfestazione, operazioni più complicate che necessitano dell’utilizzo di strumenti tecnologici e specifici che, dunque, implicano maggiori investimenti.
Aprire una ditta di pulizie che offra anche servizi di sanificazione può rappresentare una scelta intelligente, dato che la maggior parte delle imprese già presenti sul mercato effettua solo servizi di pulizie standard. Questo comporta certamente maggiori investimenti iniziali, ma garantisce anche maggiori guadagni a lungo termine.
La cosa fondamentale per mantenere la propria attività con successo è quella di crearsi una buona clientela. La pubblicità più incisiva in questo caso è decisamente il “passaparola”. Offrire un buon servizio e lasciare i propri clienti sempre più soddisfatti con un rapporto qualità-prezzo competitivo farà sì che in poco tempo la nuova attività acquisisca una fetta di mercato sempre più ampia e si riesca a creare un proprio giro di clienti fissi.

Burocrazia e requisiti necessari per aprire un’impresa di pulizie

Aprire un’impresa di pulizie implica un determinato iter burocratico e specifiche competenze tecnico-professionali. Per avviare questo tipo di attività, infatti, è necessario innanzitutto aprire una partita IVA e iscriversi all’Albo degli Artigiani oppure al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Altri requisiti fondamentali sono l’iscrizione all’INPS e all’INAIL, l’assenza di condanne penali o procedimenti penali in corso.
Se l’impresa si propone di svolgere solo mansioni di pulizia di base, l’apertura dell’attività non necessiterà di ulteriori requisiti. Se invece la ditta deve svolgere anche servizi di derattizzazione, disinfestazione, sanificazione, disinfezione etc, sarà anche necessaria la presenza di un responsabile tecnico.
Il tecnico dovrà essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di una laurea in materie attinenti l’attività da svolgere. In particolare, deve avere competenze in ambito chimico e biologico. Oppure, per esercitare la mansione di tecnico c’è bisogno di un diploma di scuola media inferiore più tre anni di esperienza nel settore. Infine, è necessario aver acquisito un attestato di qualifica che gli permetta di svolgere legalmente la sua funzione di tecnico.
Fonte: news.biancolavoro.it

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