venerdì 31 luglio 2015

Sfalcio erba Sassari

Lo sfalcio dell’erba si può effettuare raccogliendo tutta l’erba di risulta ed eliminandola (un composter può essere ottimo per questo tipo di rifiuti verdi), oppure lasciando l’erba sul prato; nessuno dei due metodi è migliore dell’altro, ma dipende da come e quando tagli l’erba, e da quanta ne produci. In genere, i tosaerba in commercio, sono dotati di un capiente sacco, in cui si raccoglie l’erba tagliata, che viene poi portata alla discarica comunale o nel composter di casa; in entrambi i casi, l’erba diverrà composter, ovvero un ottimo prodotto fertilizzante. Nel caso in cui l’erba non venga raccolta, si effettua il cosiddetto mulching, ovvero si lascia l’erba sul prato, in modo che rilasci l’umidità che contiene, e si decomponga, lasciando anche i Sali minerali.
Nel primo caso, non importa quante volte all’anno effettuiamo il taglio dell’erba, non importa se abbiamo un prato a foglie sottili o un prato a foglie tonde (dichondra o trifoglio), non importa se decidiamo di tosare il prato molto basso o se invece decidiamo di lasciarlo alto; il metodo “tradizionale” di tosatura dell’erba, che comporta la rimozione della stessa va sempre bene, funziona sempre nella stessa maniera, e non presenta alcuna problematica.
Invece il mulching ha migliori effetti in alcuni casi particolari, e non è indicato in altri; questo perché, se l’erba tagliata è molto lunga, e il nostro tosaerba produce dei piccoli mucchietti, l’erba tenderà a decomporsi lentamente, rimanendo sul prato a lungo, soprattutto poi in caso di pioggia nei giorni successivi al taglio dell’erba; capita in questi casi che i mucchietti di erba vadano in putrefazione, causando cattivo odore e spesso anche l’ingiallimento dell’erba sottostante. Il mulching infatti si pratica molto sui tappeti erbosi che vengono tagliati spesso, dove l’erba di risulta è corta, oppure dove viene tagliata con appositi tosaerba che la sminuzzano, e la spargono bene su tutto il tappeto erboso, e non ammonticchiata; ovviamente, il taglio dell’erba in questi casi deve venire praticato in giornate no piovose, e non dovrebbe piovere neppure nei giorni successivi al taglio e al conseguente spargimento dell’erba sul prato. Oltre a questo, il mulching sembra non avere successo sui tappeti erbosi a foglia tondeggiante
Fonte: giardinaggio.it

giovedì 30 luglio 2015

Macero documenti

Finiranno al macero, nessuno li ha voluti. La collezione privata di giornali più ricca d’Italia andrà distrutta. Si tratta di 17 tonnellate di pagine sbiadite della stampa nazionale, firmate da grandi giornalisti, che raccontano la storia d'Italia. Oltre 100mila quotidiani raccolti in 32 anni da Enrico Borellini e Oliviero Diliberto, rispettivamente ex addetto stampa del gruppo della Margherita al Senato e segretario nazionale del Pci. La collezione, inizialmente, prevedeva la raccolta di sei quotidiani al giorno: negli ultimi tempi, però, erano più di 20. Borellini, non avendo più spazio in casa, li custodiva in un capannone di Ronciglione, un paese nei pressi di Viterbo. Fin quando ha potuto pagare la rata del mutuo, continuava a riempire scatoloni e a stiparli nelle scaffalature. Ma quando Diliberto gli ha comunicato che non era più in grado di pagargli lo stipendio, ha dovuto interrompere i pagamenti mensili e in pochi mesi la banca ha messo in vendita il fabbricato. Da quel momento è scattata la ricerca spasmodica di un acquirente: un istituto universitario, una biblioteca, un collezionista privato, un ente locale. Chiunque fosse interessato a quei fiumi d'inchiostro di stampa nazionale. Ma nessuno ha voluto ricevere (anche gratuitamente) la valanga di giornali, ne tantomeno continuare la collezione. Qualcun altro, inizialmente predisposto, si è poi tirato indietro: in tempo di crisi, nessuno è stato disposto a spendere 40mila euro per trasportare e sistemare l'emeroteca. Sembrava quasi fatta con il comune di Torino: “Fassino - racconta Borellini - ha mandato anche un tecnico a ispezionare il capannone per organizzare il trasporto. Ma poi sono spariti”. Ieri la durissima decisione di scegliere la cartiera dove gettarli. La scelta è caduta su quella di Canino che trasformerà i quotidiani in 8 mega bobine di carta. Chissà che non serviranno a produrre nuovi giornali.
Fonte: adginforma.it

mercoledì 29 luglio 2015

Archiviazione elettronica documenti Sardegna

L’archiviazione sostitutiva dei documenti, anche conosciuta come conservazione sostitutiva è un sistema di procedure informatiche, regolamentate dettagliatamente dalle leggi italiane, in grado di garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico.
Per certi casi, l’archiviazione sostitutiva equipara i documenti cartacei a quelli elettronici, riconoscendo ad entrambi la validità legale. La validità legale di un documento informatico è garantita dalla firma digitale e dalla marca temporale, due elementi fondamentali che marcano un documento non più modificabile fissando la data e l’ora esatte della sua creazione.









Secondo la delibera del Cnipa del 19 Febbraio 2004, che illustra le regole tecniche e gli obblighi per la riproduzione e archiviazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformita’ dei documenti agli originali, la archiviazione sostitutiva di documenti informatici ed eventualmente anche della loro impronta (rappresentazione digitale del documento composta da una sequenza di simboli binari di lunghezza fissa) avviene attraverso la memorizzazione in supporti idonei e si esaurisce con l’apposizione del riferimento temporale e della firma digitale da parte del responsabile della conservazione che attesta il corretto svolgimento del processo di archiviazione sostitutiva.
 L' archiviazione ottica sostitutiva è uno strumento alternativo all’archiviazione cartacea dei documenti, che permette un enorme risparmio in termini di stoccaggio, costi di stampa e ricerca e avviene attraverso l’utilizzo di software per la gestione documentale. Il risparmio è particolarmente alto per la documentazione che deve essere, a norma di legge, conservata per più anni.
Fonte: w3facile.com

martedì 28 luglio 2015

Traslochi Sardegna

1)     PREVENTIVO DI SPESA E VALUTAZIONE DEFINITIVA DEL PREZZO

Il primo step è rappresentato dal preventivo di spesa.  Gli elementi che determinano il costo di un servizio di trasloco sono molti e svariati.  Il coefficiente predominante è, senza dubbio, la cubatura ovvero il volume complessivo derivante dall'insieme dei mobili e delle masserizie da traslocare.  Come si calcola la cubatura.  Sulla carta, il calcolo della cubatura, è piuttosto semplice; base x altezza x profondità. Nozioni di base che tutti abbiamo appreso fin dai primi anni di scuola.   Quando si parla di traslochi, questo computo, diventa leggermente più complesso perché, fatta eccezione per gli esperti, non è semplicissimo determinare l'esatta cubatura fino a quando i mobili non sono tutti smontati ed imballati e ben stivati, con i pacchi e le altre masserizie che avremo allestito, sul camion o sui camion che avremo predisposto.
Per avere una idea approssimativa del volume complessivo dei Vostri beni (mobili, masserizie e pacchi) consigliamo di approntare una stima indicativa con un metodo semplice ma efficace:  misurate base, altezza e profondità di ogni singolo mobile e moltiplicate questi tre coefficienti.  Per ogni singolo mobile avrete una cubatura di massima.  Per i mobili che dovranno essere smontati (armadi, cucina, librerie ecc.) , riducete di 1/3 la risultante poiché, il disassemblaggio delle parti determinerà una riduzione della cubatura.
Ripetete l'operazione con i pacchi che avrete predisposto e raggruppato in un unico ambiente, e sommate le varie misurazioni.  Otterrete un numero che rappresenterà, se pur in modo orientativo,  la cubatura dei Vostri beni.
Evidente che, in caso di sopralluogo preliminare da parte nostra, potrete evitare di cimentarVi in queste manovre poiché, saremo noi a determinare, con un colpo d'occhio, la cubatura complessiva. 
Altri elementi decisivi per  la valutazione del prezzo sono: i servizi di cui volete usufruire.  Imballo dei fragili, smontaggio e rimontaggio, servizio di deposito, piano dell'appartamento di partenza e piano dell'immobile di destinazione, eventuali difficoltà operative.
Ognuno di noi ha esigenze diverse per il proprio trasloco.  Chi necessita di un servizio completo e chi preferisce usufruire solo di una parte dei servizi disponibili.  Chi trasferisce la propria residenza in modo diretto e chi ha bisogno di far sostare i propri beni, per un periodo indeterminato, presso un deposito in attesa che la nuova abitazione sia pronta.
 
Abbiamo constatato, negli ultimi anni, una crescente richiesta di servizio di deposito. La cosiddetta sosta tecnica.  Non è raro che, vendendo l'attuale immobile, si debba attendere il completamento del nuovo; magari per un ritardo nella consegna. In questo caso potrete usufruire di un servizio di deposito, presso i nostri terminal, che Vi consentirà di “parcheggiare” temporaneamente tutti i Vostri beni fino alla disponiblità del nuovo appartamento.
I Vostri mobili saranno ben stivati all'interno di un box professionale, deumidificato e videosorvegliato 24 ore su 24.  Su richiesta è possibile usufruire di un servizio di self-storage: mediante un codice alfanumerico riservato  potrete accedere 24 ore su 24 all'interno dei nostri terminal e prelevare, dal Vostro box, cio' di cui avete bisogno.
2)     CONTRATTO / LETTERA DI PRENOTAZIONE.
 
Quando sono stati definiti tutti gli elementi, i termini e le modalità del Vostro trasloco, si procederà alla formalizzazione del contratto.  La Lettera di Prenotazione e' il documento che riassume quanto concordato e fissa l'esatto giorno ed orario di inizio del trasloco.
E' importante fissare contrattualmente e per iscritto quanto convenuto verbalmente per tutelare la Vostra pianificazione dei tempi e non incorrere in contrattempi ed/o disguidi.
3)     DEFINIZIONE DEL GIORNO STABILITO PER L'INIZIO DEL LAVORO.
 
Il giorno esatto per l'inizio del trasloco è definito su Vostra specifica richiesta e salvo disponibilità, da parte nostra, di squadre operative.  Per questo motivo, è consigliabile prenotare con largo anticipo il proprio trasloco per poter organizzare, con calma e tranquillità, tutte le azioni correlate ad esso.
Una prenotazione anticipata, anche di qualche mese, consente di assicurarsi un servizio ben organizzato ed ottenere un prezzo più competitivo.
Il fissare con largo anticipo la data del trasloco non significa essere vincolati irrimediabilmente a quel giorno stabilito.   In caso di contrattempi o esigenze diverse, avrete sufficiente tempo per  chiedere di anticipare o posticipare l'inizio del lavoro. 
 
 
4)     EVENTUALE FORNITURA ANTICIPATA DEL MATERIALE DA IMBALLO.

La preparazione dei pacchi è un argomento sul quale soffermarsi poiché rappresenta un lavoro di non poco conto.  Imballare tutto ciò che è contenuto all'interno dei mobili è una operazione che deve essere fatta con metodo e precisione per garantire la perfetta integrità dei Vostri oggetti.
Se pensate di avere tempo e predisposizione per questa prima attività, provvederemo a fornirVi, con largo anticipo e, comunque, secondo Vostre esigenze specifiche, tutto il materiale professionale necessario ad un buon confezionamento.
Verifichiamo insieme quali sono i prodotti necessari.
Scatole in cartone ondulato multistrato di diverse misure e dimensioni.
Nastro adesivo in PPL o PVC.
Pluriball semplice e pluriboll stratificato in cartone.
Carta velina professionale.
Patatine di polistirolo e profilati vari in polestirolo.
Containers per abiti appesi con relativi stender interni.
 
 
5)     INIZIO TRASLOCO

Il giorno prefissato per l'inizio del trasloco, la nostra squadra operativa si recherà presso la Vostra abitazione. 
Il team operativo è composto da 1 capo-squadra e da 3 o 4 operai specializzati, secondo dimensione del trasloco da effettuare.
Il capo-squadra è colui che coordina tutte le fasi tecniche del trasloco ed è il Vostro interlocutore relativamente ai tempi ed alle modalità di esecuzione.
Il numero di uomini predisposti per un trasloco è sempre variabile ed è definito sempre dalla nostra direzione operativa sulla base delle caratteristiche tecniche valutate anticipatamente.
6)     EVENTUALE OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO.
 
L'occupazione di suolo pubblico è soggetta ad autorizzazione da parte dell'autorità comunale.  A discrezione dei singoli comuni, l'autorizzazione va richiesta ad un ufficio preposto (ufficio strade, Comando della Polizia Urbana ecc.).
Salvo diversa indicazione del Cliente, siamo noi ad occuparci di questa procedura.  Dopo aver richiesto ed ottenuto l'autorizzazione per occupare lo spazio antistante l'accesso principale all'immobile o l'area destinata alla sosta del camion e dell'elevatore esterno, vengono sistemati, 48 ore prima, dei cartelli segnaletici di divieto di sosta affinché gli automobilisti siano informati sulla impossibilità di parcheggiare in quella determinata area.
L'occupazione è quasi sempre necessaria fatta eccezione per cortili interni ed aree private dove non è consentito il transito ad altri veicoli.
7)     SMONTAGGIO TECNICO DEI MOBILI E RELATIVO CONFEZIONAMENTO
 
Affinché sia garantito il perfetto rimontaggio dei mobili è indispensabile che anche le tecniche di smontaggio siano effettuate professionalmente e secondo gli standard della regola d'arte.
I mobili e gli arredamenti soggetti allo smontaggio sono fondamentalmente: cucina, mobile del soggiorno, librerie, armadi.  E' possibile, in alcuni casi, che non sia necessario il completo disassemblaggio del mobile;  elementi di libreria o pensili e basi della cucina vengono semplicemente distaccati dalle pareti e non necessitano dell'integrale smontaggio.
Ogni singola parte del mobile smontato viene perfettamente confezionata con pluriboll o pluriboll stratificato con cartone affinché la protezione risulti integrale ed antiurto.
Fondamentale è la cura nel custodire la ferramenta.  Al momento del rimontaggio ogni singola vite deve essere rapidamente disponibile affinché non vi sia dispersione di tempi.  I singoli elementi di alcuni mobili sono tenuti da bulloni e ferramenta di non facile reperibilità sul mercato tradizionale e la perdita accidentale di uno di questi accessori comprometterebbe il rimontaggio a regola d'arte e la relativa stabilità del mobile stesso.
Sono esclusi dal rimontaggio alcuni mobili antichi e quei complementi di arredo che per fattura originaria sono stati costruiti e montati a colla o con inserti speciali (anime ad incastro).
8)     SMONTAGGIO TECNICO LAMPADARI E CORPI ILLUMINANTI, QUADRI, TENDE E SCORRITENDA.
 
Non trascurabile è l'attenzione che bisogna porre verso alcuni complementi di arredo come lampadari, quadri e tende.  Lo smontaggio ed il rimontaggio di questi accessori rappresenta, a volte,  un fattore importante nel monte-ore complessivo del lavoro.
Per i lampadari, soprattutto per quelli in vetro e particolarmente fragili, è necessario predisporre dei contenitori singoli nei quali sistemare il singolo corpo illuminante; noi utilizziamo l'immersione nelle patatine di polistirolo che garantiscono una integrale protezione durante il trasporto.
Per i quadri è indispensabile una protezione omogenea e resistente; le tele, in particolar modo, necessitano di una copertura rigida come il pannello in polestirolo.  Ogni quadro viene dapprima  imballato con una lastra di polestirolo e poi avvolto con pluriboll cartonato.  Per i dipinti più importanti realizziamo apposite gabbiette in legno, su misura,  prefabbricate presso i nostri laboratori.
Identica cura ed attenzione per le tende e per gli scorritenda.   Per evitare sgualciture è necessario piegare la tenda in modo corretto e riporle ordinatamente all'interno di scatole predisposte.
9)     DISCESA AL PIANO STRADA, CARICO E STIVA SU CAMION.
 
Quando tutto è pronto ovvero quando i mobili sono perfettamente smontati ed imballati ed i pacchi definitivamente predisposti, possiamo iniziare con le operazioni di discesa ovvero portare tutto al piano strada per effettuare il carico sul camion o sui city-camion.  
La discesa puo' avvenire “a spalla” ovvero attraverso la movimentazione manuale dei beni attraverso le scale dell'edificio o a mezzo piattaforma esterna.  Il coadiuvo dell'elevatore è, spesso, indispensabile pertanto è preferibile utilizzarlo sempre.
Condizioni logistiche avverse, a volte, non permettono l'installazione della piattaforma dal piano strada al balcone o alla finestra.  Strade troppo strette,  balconi che affacciano su cortili interni non carrabili o distanze eccessive sono spesso deterrenti insormontabili per l'installazione della piattaforma.
L'evoluzione urbanistica delle città e la sempre maggiore densità di edifici ci spinge, sempre più, ad utilizzare più mezzi medio-piccoli anziché un unico camion grande.
Questa scelta, oltre a rendere più agevole le operazioni di stiva, rende, il carico, più compatto e conferisce una evidente superiore stabilità durante il viaggio.
10)  TRASPORTO SU STRADA
 
Quando il carico è pronto si parte verso la destinazione.  Se il trasloco è nell'ambito della stessa città o della stessa provincia, i tempi di percorrenza saranno evidentemente brevi.  Particolare importanza, invece, assume il trasporto quando il trasloco è nell'ambito nazionale ed internazionale.
La distanza chilometrica fra una città e l'altra  determina la durata del viaggio ma anche fattori imprevisti come il traffico e le condizioni metereologiche possono influire sui tempi di percorrenza di un tragitto.
Al momento della prenotazione del trasloco, il  Vostro Tutor fornirà un piano di viaggio sulla base del quale conoscerete l'ora di arrivo nella nuova abitazione.
Eventuali ritardi dovuti a causa di forza maggiore sopra citati saranno Vi saranno comunicati in tempo reale dal capo-squadra che coordina il Vostro trasloco.
E' nostra consuetudine fornire al Cliente i numeri di telefonino dei nostri uomini a bordo dei camion affinché ci sia un collegamento diretto e costante.
11) ARRIVO, SCARICO ED ELEVAZIONE AL PIANO E RIMONTAGGIO DEI MOBILI.
 
Finalmente a casa nuova.  Arrivati all'indirizzo del nuovo appartamento si predispongono le attività per portare tutto all'interno della nuova dimora.
Si saranno predisposte, con largo anticipo, le occupazioni di suolo pubblico ed avremo organizzato l'eventuale piattaforma esterna per l'elevazione dei beni al piano.  Per correttezza nei confronti dei condomini,  nel caso di palazzo, è buona norma affiggere qualche cartello all'interno dell'atrio condominiale, magari in prossimità dell'ascensore o nella bacheca solitamente disponibile in alcuni palazzi.  Generalmente  è sufficiente uno stampato che riporti una dicitura del tipo  “Il giorno XX effettueremo un trasloco al X piano.  Faremo del nostro meglio per non arrecare disagi; Vogliate perdonare eventuali attività straordinarie.”   Puo' sembrare superfluo ma è un cenno di attenzione e riguardo verso gli altri condomini che non mancheranno di apprezzare il gesto.
E' nostro particolare impegno rendere quasi impercettibile la nostra presenza ma, una squadra di uomini al lavoro all'interno di un condominio,  puo'  richiamare l'attenzione  degli altri condomini;  per questo motivo il nostro lavoro si spinge anche oltre la semplice operatività tecnica legata al trasloco.   Diamo ampio spazio, durante al lavoro, alla educazione ed alla deferenza verso le altre persone.
Puo' sembrare banale questa precisazione ma, Vi assicuriamo, che la lunga esperienza ci ha  insegnato a considerare questi apparenti dettagli al pari delle altre attività correlate al  trasloco.
 
Siamo in fase di elevazione dei beni, dunque.  Man mano che i beni arrivano al piano, essi vengono predisposti all'interno delle varie stanze.  Avremo, quindi, le componenti della camera da letto ed i pacchi di pertinenza nella stanza assegnata così come gli altri ambienti ben posizionati ed ordinati all'interno delle varie stanze di pertinenza.
 
Completata l'opera di elevazione, hanno inizio le operazioni di rimontaggio dei mobili che avremo, precedentemente, smontato.
In questa fase è necessaria una valutazione attenta della disposizione.  Montare un armadio su una parete e poi accorgersi che non era quella la parete giusta puo' significare la necessità di un nuovo intervento da parte dei nostri montatori con un evidente ulteriore compenso da considerare.
Pianificate bene e con largo anticipo, lì dove è possibile, la posizione esatta dei Vostri mobili affinché non vi siano sorprese dell'ultimo minuto che Vi obbligheranno a rimediare decisioni affrettate e disagiose.
Misurate l'altezza dei soffitti prima di decidere se portare un determinato armadio.  Soprattutto all'estero l'altezza interna delle stanze è, spesso, inferiore alla nostra tradizionale italiana (mm 2700) e non consente il montaggio dei nostri armadi.
Questo però, accade sovente anche nel trasloco in ambito nazionale.  Se non siete più che sicuri dell'altezza dell'appartamento, provvedete alla misurazione prima di procedere al trasloco.
 
Lo stesso discorso, in modo ancora più accentuato,  vale per la cucina.
E' indispensabile avere predisposto attacchi idraulici (carico e scarico) ed elettrici  in modo impeccabile.  Se il “gruppo” così chiamato dagli idraulici, non è situato in una posizione facilmente raggiungibile dalle tubature del lavello della cucina, sarà necessario apportare modifiche ed interventi di natura tecnica e, nei casi più complessi, apportare modifiche all'impianto di distribuzione idrica sulla parete della cucina.
 
A questo proposito, previo una consulenza anticipata, siamo in grado di fornire interventi di falegnameria professionale atti all'adattamento della cucina nella nuova abitazione.
Dal semplice taglio del nuovo piano top fino alla trasformazione sostanziale, durante il trasloco possiamo intervenire tecnicamente e con l'adeguata preparazione.
Per questo tipo di intervento potrete richiedere maggiori informazioni ed approfondimenti al nostro ufficio commerciale.
 
Quando tutti i mobili sono perfettamente rimontati e posizionati all'interno delle varie stanze si potrà procedere al riposizionamento dei contenuti.
Fonte: traslochi.net

venerdì 24 luglio 2015

Logistica Sardegna

La logistica svolge un ruolo fondamentale all’interno di un’economia globale e internazionale, rappresentando una grande opportunità di crescita per i paesi. Attraverso un sistema integrato di servizi e di infrastrutture di trasporto, di trasformazione e deposito merci, costituisce un fattore molto importante nella competitività ed efficienza di un sistema produttivo e di un territorio.
 
I trasporti sono uno degli elementi fondamentali dell’organizzazione del territorio e, mediante l’intensificazione delle relazioni spaziali dovuta al processo di globalizzazione, hanno assunto un ruolo strategico. Le esigenze di logistica hanno creato una nuova organizzazione territoriale, specie nella rete dei trasporti, attraverso piattaforme logistica e di interconnessione.
 
Rispetto alla maggioranza dei paesi sviluppati, la logistica in Italia occupa una posizione prettamente marginale. Manca un’organizzazione logistica nazionale collegata al sistema internazionale e al servizio delle imprese sul territorio italiano.
 
L’Italia, nel corso degli anni, non ha saputo potenziare in modo adeguato la sua dotazione di infrastrutture dedicate al trasporto e alla logistica. Congestione dei traffici, predominio del trasporto su strada, problemi di accessibilità e scarsa qualità infrastratturale rappresentano le principali criticità del sistema. Se da un lato, si migliorano le relazioni tra il sistema locale e quello globale, dall’altro si rischia anche di accrescere il divario fra territori ben collegati e aree a elevata distanza funzionale dai principali centri economici.
Fonte: dspace.unive.it
 

giovedì 23 luglio 2015

Facchinaggio Sassari

Soprattutto con i tempi che corrono, con la crisi economica che sembra non voler più lasciare il nostro paese, nasce sempre di più l’esigenza di risparmiare in tutti i campi e se si deve cambiare domicilio e fare un trasloco, non ci si può davvero permettere di affidare l’incarico ad una ditta non specializzata. Ecco allora che ci si può avvalere del servizio facchinaggio. Le ditte di traslochi che dispongono di personale qualificato dedicato ai servizi di trasporto, imballaggio e carico e scarico sono numerose e con questo articolo vogliamo dare qualche consiglio per muoversi nella giusta direzione, soprattutto per risparmiare qualcosa. 
In un trasloco non si devono movimentare solo utensili di uso quotidiano, ma anche mobili ed oggetti cari, ricordi preziosi per la famiglia e anche oggetti di un certo valore e c’è quindi bisogno di professionalità nel servizio di facchinaggio. Non basta infatti affidarsi a ragazzoni robusti e pieni di buona volontà, ma che non sanno nulla di come si imballano le cose e come si caricano camion e furgoni. L’imballaggio della mobilia e degli oggetti per un trasloco, deve essere fatto innanzitutto con buoni materiali avvolgenti, tipo il famoso pluriball, la plastica con le palline che scoppiano, poi con  scatoloni di cartone rinforzato, per proteggere al massimo gli oggetti delicati e fragili.
Naturalmente ci sono anche i materiali scadenti in circolazione, ma con questi si creano solamente danni durante la fase di trasporto, perchè il mobilio, se non giustamente imballato, se viene a contatto con altri oggetti, rischia di graffiarsi e di scheggiarsi. Se non è stato fatto il giusto imballo i mobili dunque si rovinano. Stessa storia vale poi per la fase di stivaggio nei camion o furgoni: l’operazione di carico è un incastro preciso, inoltre i mobili e gli scatoloni devono essere trattenuti e bloccati al meglio. Le ditte di traslochi specializzate offrono i migliori facchini. In genere un facchino professionista costa  tra i 13 ai 17 euro l’ora più Iva, per 8 ore al giorno. Il prezzo ovviamente diminuisce se la prestazione richiesta è per l’intera giornata o addirittura per più giorni ed a questi costi devono essere aggiunti poi anche quelli del noleggio furgone se non si dispone di un veicolo adatto.
Fonte: smilecityitalia.net

mercoledì 22 luglio 2015

Sfalcio erba Sassari

Il taglio dell’erba si può effettuare raccogliendo tutta l’erba di risulta ed eliminandola (un composter può essere ottimo per questo tipo di rifiuti verdi), oppure lasciando l’erba sul prato; nessuno dei due metodi è migliore dell’altro, ma dipende da come e quando tagli l’erba, e da quanta ne produci. In genere, i tosaerba in commercio, sono dotati di un capiente sacco, in cui si raccoglie l’erba tagliata, che viene poi portata alla discarica comunale o nel composter di casa; in entrambi i casi, l’erba diverrà composter, ovvero un ottimo prodotto fertilizzante. Nel caso in cui l’erba non venga raccolta, si effettua il cosiddetto mulching, ovvero si lascia l’erba sul prato, in modo che rilasci l’umidità che contiene, e si decomponga, lasciando anche i Sali minerali. 
Nel primo caso, non importa quante volte all’anno effettuiamo il taglio dell’erba, non importa se abbiamo un prato a foglie sottili o un prato a foglie tonde (dichondra o trifoglio), non importa se decidiamo di tosare il prato molto basso o se invece decidiamo di lasciarlo alto; il metodo “tradizionale” di tosatura dell’erba, che comporta la rimozione della stessa va sempre bene, funziona sempre nella stessa maniera, e non presenta alcuna problematica. 
Invece il mulching ha migliori effetti in alcuni casi particolari, e non è indicato in altri; questo perché, se l’erba tagliata è molto lunga, e il nostro tosaerba produce dei piccoli mucchietti, l’erba tenderà a decomporsi lentamente, rimanendo sul prato a lungo, soprattutto poi in caso di pioggia nei giorni successivi al taglio dell’erba; capita in questi casi che i mucchietti di erba vadano in putrefazione, causando cattivo odore e spesso anche l’ingiallimento dell’erba sottostante. Il mulching infatti si pratica molto sui tappeti erbosi che vengono tagliati spesso, dove l’erba di risulta è corta, oppure dove viene tagliata con appositi tosaerba che la sminuzzano, e la spargono bene su tutto il tappeto erboso, e non ammonticchiata; ovviamente, il taglio dell’erba in questi casi deve venire praticato in giornate no piovose, e non dovrebbe piovere neppure nei giorni successivi al taglio e al conseguente spargimento dell’erba sul prato. Oltre a questo, il mulching sembra non avere successo sui tappeti erbosi a foglia tondeggiante.
Fonte: giardinaggio.it
 

lunedì 20 luglio 2015

Gestione del verde Sassari

In un’epoca di profonde trasformazioni come quella attuale è in corso un processo di revisione dei criteri e delle metodologie gestionali del verde pubblico comunale. La risorsa "verde" sta, infatti, evolvendo nuovi e più complessi ruoli ed interazioni con gli ecosistemi e con l’attività dell’uomo. Per rispondere alle esigenze della manutenzione sostenibile, la gestione differenziata permette di finalizzare la gestione degli spazi verdi in relazione al loro uso.
Nel territorio comunale vengono applicati tre modelli di gestione:
  1. La gestione intensivaRiguarda gli spazi verdi che svolgono funzioni ornamentali, storiche ed i parchi riservati in modo esclusivo al gioco dei bambini, le alberate di piazze, giardini storici e strade, le rotatorie sistemate a verde.
  2. La gestione classicaRiguarda in generale le aree verdi di quartiere ed i parchi e giardini con prevalenti funzioni ludiche e ricreative. Vi sono compresi anche gli spazi scolastici e le aree di pertinenza degli edifici pubblici.
  3. La gestione semi-naturaleRiguarda le aree estensive, i parchi fluviali, e i luoghi in cui in generale è possibile individuare una maggiore naturalità delle componenti biotiche.
Ciascun modello di gestione prevede specifici standard manutentivi la cui applicazione è comunque dipendente dalle risorse disponibili e dalle variazioni dei parametri climatici e biologici (andamento climatico stagionale, fitopatie, ecc.). Vengono prese in considerazione solo le operazioni colturali più ricorrenti.
La gestione intensiva prevede:
  • manutenzione dei prati con 8 - 12 rasature dell’erba all’anno nel periodo vegetativo ordinariamente eseguite con raccolta dei materiali vegetali di risulta;
  • manutenzione degli alberi stradali secondo i risultati dei monitoraggi eseguiti dagli uffici;
  • abbellimento floreale con specie annuali e perenni secondo specifici piani annuali;
  • pulizia delle aree verdi viene eseguita con cadenza giornaliera nei giorni feriali
La gestione classica prevede:
  • manutenzione dei prati con 5 - 7 rasature dell’erba all’anno nel periodo vegetativo ordinariamente eseguite con raccolta dei materiali vegetali di risulta;
  • manutenzione degli alberi secondo il programma sviluppato in base alle segnalazioni dei tecnici e dei cittadini;
  • sfalcio dei cigli stradali con 2 – 3 interventi all’anno nel periodo vegetativo;
  • pulizia delle aree verdi viene eseguita nei giorni feriali con una periodicità programmata.
La gestione semi-naturale prevede:
  • manutenzione dei prati con 2 – 3 rasature dell’erba all’anno nel periodo vegetativo;
  • manutenzione degli alberi secondo il programma sviluppato in base alle segnalazioni dei tecnici e dei cittadini;
  • sfalcio delle scarpate con 2 – 3 rasature dell’erba all’anno nel periodo vegetativo;
  • pulizia delle aree verdi viene eseguita nei giorni feriali con una periodicità programmata.

Il controllo del verde indesiderato

Il verde indesiderato Per verde indesiderato intendiamo l’insieme delle specie vegetali che crescono prevalentemente nelle connessioni delle pavimentazioni stradali e nelle superfici dei viali di parchi e giardini. La crescita delle piante favorisce l’accumulo della sporcizia e produce nel tempo sconnessioni e danni alle pavimentazioni, con pericolo per l’incolumità dei fruitori.
Il controllo del verde indesiderato In gran parte delle città italiane il controllo del verde indesiderato viene effettuato utilizzando prodotti diserbanti specificatamente abilitati per l’impiego negli spazi urbani e predisposti per garantire il massimo rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo e degli animali.
 
Gestione sostenibile del verde L’obiettivo per il futuro consiste nella gestione sostenibile del verde pubblico con l’adozione di una manutenzione differenziata, attenta alle diverse componenti dell’ecosistema urbano. In particolare uno dei punti salienti è rappresentato dalla riduzione progressiva nell’impiego dei prodotti chimici per il controllo del verde indesiderato. Per questo ci si dovrà abituare sempre di più a tollerare la presenza di qualche ciuffo di erba ai piedi degli alberi o lungo i marciapiedi. Verranno avviate le sperimentazioni per l’ utilizzo di sistemi alternativi, come il pirodiserbo (distruzione del verde indesiderato con il calore), ecc. e di nuove modalità che permettano di migliorare la gestione del verde.
Fonte: padovanet.it

sabato 18 luglio 2015

Gestione archivi Sardegna

L’attività svolta da Melis & C Service prevede il seguente servizio:
CONSERVAZIONE - ARCHIVI
Conservare archivi, liberando il Vostro spazio e dandoVi la possibilità della consultazione durante le fasce di lavoro.
MANUTENZIONE ARCHIVI

Gestire i Vostri archivi occupandosi periodicamente del loro stato di conservazione.
GESTIONE DOCUMENTALE ARCHIVI

Effettuare la ricerca dei documenti occorrenti, di curarne la trasmissione sia con la consegna degli stessi nelle 24 ore dalla richiesta, che attraverso la trasmissione telematica della copia.
GESTIONE ARCHIVI STORICI

Gestire l’archivio storico trasferendo la documentazione non più utilizzata in scatole e conservarla fino a nuova disposizione.
TRASFERIMENTO TEMPORANEO di ARCHIVI

Trasferire i Vostri archivi presso i depositi MELIS & C SERVICE qualora necessiti liberare gli spazi ad esso destinati e nello stesso contempo avere la possibilità di consultazione.
MACERO CERTIFICATO ARCHIVI

A fine della vita dei Vostri archivi di provvedere al macero certificando l’avvenuta distruzione, attraverso la consegna a centri di smaltimento autorizzato, provvedendo alla compilazione dei formulari.

giovedì 16 luglio 2015

Montaggio Arredi Sassari

Servizio che si rivolge in prevalenza ad aziende che necessitano del montaggio e dell’assistenza post vendita. La salvaguardia dei locali dove si opera è una costante dei nostri montatori assieme alla pulizia e precisione nel montaggio, garantendo il rispetto dei tempi concordati. Siamo in grado di allestire ogni genere di ambiente, dall'ufficio di ogni tipologia e grandezza allo stand fieristico, dal centro commerciale all'impianto industriale. Il pacchetto comprende il ricevimento della merce presso i nostri magazzini con possibilità di stoccaggio temporaneo, la consegna al cliente finale con nostri automezzi, il montaggio degli arredi e lo smaltimento materiali d'imballo o arredi preesistenti.


mercoledì 15 luglio 2015

Giardinaggio Sassari

L’esperienza, l'estro e la creatività acquisita in tanti anni di attività ci permette di progettare e realizzare giardini di alta qualità. Per raggiungere l’eccellenza nella realizzazione di un giardino di piccole o grandi dimensioni è necessario disporre di una squadra di persone con competenze diverse ma con un obiettivo comune, fare bene. Un bel giardino non nasce per caso, è l'insieme armonico di tanti elementi: siepi, prati, macchie di alberi ed arbusti, cancelli, recinzioni, strade di accesso, muri e scale. Creare un giardino vuol dire mettere insieme tutto ciò in maniera esteticamente gradevole, in armonia con il luogo e con lo stile della casa, ma soprattutto garantire la praticità e la facilità di mantenimento dello stesso.
 
 

martedì 14 luglio 2015

Traslochi Sardegna

Traslocare un privato non è sempre cosa semplice. Molto spesso le esigenze possono essere particolari, in alcuni casi anche delicate ma, genericamente, non è difficile fornire un buon servizio, soprattutto con un po’ di esperienza alle spalle e di buon senso.
Molto differente è invece il caso di quelle operazioni di trasloco in cui siano coinvolte aziende di vario tipo.
In questo caso è fondamentale la professionalità ma soprattutto l’elasticità mentale e la preparazione necessarie ad affrontare la movimentazione di ogni tipo di materiali.
Chiaro che nel caso di spostamento di imprese commerciali il trasloco difficilmente esula da una tipologia comune. Le differenze che si fanno sentire insorgono quando l’azienda da spostare appartiene ad un settore produttivo, manifatturiero o anche semplicemente abbia un magazzino merci.
In questo caso ovviamente la prima cosa da fare è un sopralluogo per verificare l’entità del materiale da trasportare ma, ancora di più, di che genere di materiale si tratti.
In molti casi è necessario infatti prevedere autorizzazioni particolari e adempimenti dedicati mentre, dal punto di vista squisitamente pratico, è necessario sapere esattamente quale sia il miglio metodo di movimentazione richiesto.
In particolare, questa ultima capacità non è spesso realizzabile a priori, a meno che non si abbia una esperienza più che decennale nel campo. Peraltro anche le aziende specializzate si trovano a volte ad affrontare esigenze impreviste.
In questi casi è fondamentale, più che il sapere come fare le cose, la capacità di reperire le informazioni su quali siano le procedure più indicate allo scopo. Questo implica naturalmente aver costruito negli anni una rete di contatti con collaboratori e professionisti esperti nei vari settori.
La rete dei social network è per questo aspetto un modello efficace: è infatti con la stessa tipologia di connessione tra professionisti che diventa semplice trovare la migliore soluzione da offrire al cliente per garantirne la perfetta soddisfazione e, di fatto, la fidelizzazione futura.
Fonte: pubblicala.com
 
 

lunedì 13 luglio 2015

Facchinaggio Sardegna

Forniamo manodopera sia generica che qualificata per servizi di facchinaggio, stoccaggio, imballaggio, logistica integrata, sistemazione archivi, gestione depositi e piattaforme conto terzi, servizi di portierato e piccole manutenzioni.
 
 


giovedì 9 luglio 2015

Distribuzione merci Sardegna

L’esperienza maturata nel corso dei nostri 20 anni di attività ci ha permesso di diventare partner di eccellenza per diverse aziende che si sono affidate alle nostre competenze, raggiungendo alti standard qualitativi a costi di gestione contenuti.
I nostri servizi nel campo della logistica e distribuzione merci ci permettono di offrire:
- Servizi personalizzati
- Massima flessibilità
- Assistenza dedicata e costante
Disponiamo di mezzi propri e di una rete di corrispondenti che ci consentono di trasportare e distribuire ogni tipologia di merce.
 

mercoledì 8 luglio 2015

Allestimenti floreali per eventi Sassari

Progettiamo ed organizziamo allestimenti floreali per matrimoni e piccoli eventi, nella maniera piu' innovativa ed affascinante realizzando  scenografie floreali creative ed eleganti. In particolare ci occupiamo di Allestimenti floreali, Bouquet sposa, Centrotavola, Allestimenti per i luoghi di culto, Allestimenti location, Scenografie floreali, Noleggio strutture, Noleggio piante
 
 

martedì 7 luglio 2015

Pulizie Sassari

Forniamo servizi di pulizia per l'igiene e la sanificazione, soddisfiamo richieste quotidiane e periodiche e operiamo in ogni ambiente lavorativo, sia pubblico che privato, in particolare in: uffici, stabilimenti, reparti industriali, comunità, strutture sanitarie, banche, edifici scolastici, centri commerciali.
 La società opera nel pieno rispetto della normativa vigente, assolve tutti gli obblighi di legge ed offre:
 - Risoluzione di ogni problema e sanificazione ambientale;
 - Pulizie locali di ogni genere, dal piccolo ufficio ai grandi spazi;
 - Trattamenti speciali (sgrassaggio,cerature,piombatura pavimentazioni)
 - Pulizia pareti verticali (vetrate) e rimozione graffiti.
 
 

lunedì 6 luglio 2015

Gestione elettronica documentale Sardegna

Problemi di spazio? Ci occupiamo della conservazione e della manutenzione degli archivi presso i nostri depositi liberando i Vostri locali e garantendo la possibilità della consultazione durante gli orari di lavoro. Attraverso la tracciabilità elettronica, curiamo la trasmissione dei documenti richiesti sia con la consegna degli originali o delle fotocopie entro 24 ore dalla chiamata, sia attraverso la trasmissione telematica della copia scansionata. Siamo in grado di gestire gli archivi storici trasferendo la documentazione non più utilizzata in scatole debitamente etichettate e catalogate, conservardola fino a nuova disposizione. A termine della vita utile dei Vostri archivi provvederemo alla consegna presso i centri di smaltimento autorizzati per il relativo macero. L’avvenuta distruzione viene certificata in seguito alla compilazione dei corrispondenti formulari. A tal proposito offriamo il servizio di distruzione di documenti sensibili e archivi presso la ns. sede grazie all’ausilio di distruggi documenti industriali.
 
 

venerdì 3 luglio 2015

Gestione del Verde Sassari


Il ministero dell'Ambiente specifica che, fermo restando l'esclusione dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti prevista per i residui di potatura derivanti da attività agricole e reimpiegati in attività agricola o per la produzione di energia, i residui derivanti da attività di manutenzione del verde possono essere qualificati come sottoprodotti a patto che rispettino i 4 requisiti definiti dall'art. 184 bis del Testo Unico Ambientale

È di pochi giorni fa la notizia che arriva dal ministero dell'Ambiente il quale ribadisce che l'impiego delle potature del verde urbano a fini energetici è possibile se vengono rispettati i criteri definiti per i sottoprodotti.
A seguito, infatti, di richiesta di parere inviata dalla Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper) in data 19 maggio 2015 per la classificazione delle potature del verde pubblico quale sottoprodotto della gestione del verde, la Direzione generale dei Rifiuti del ministero dell'Ambiente ha risposto, con nota U. 0006038 del 27 maggio 2015, riconoscendo la possibilità di poter impiegare i residui di potatura derivanti da attività di manutenzione del verde a fini energetici al di fuori della normativa in materia di rifiuti.
Il ministero dell'Ambiente specifica che, fermo restando l'esclusione dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti prevista per i residui di potatura derivanti da attività agricole e reimpiegati in attività agricola o per la produzione di energia, i residui derivanti da attività di manutenzione del verde possono essere qualificati come sottoprodotti a patto che rispettino i 4 requisiti definiti dall'art. 184 bis del Testo Unico Ambientale, che prevede che: è un sottoprodotto è non un rifiuto una qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni:
1) la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione di cui costituisce parte integrante, il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;
2) è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato nel corso della stesso o di un successivo processo di produzione da parte del produttore o di terzi;
3) la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale;
4) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute o dell'ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente e sulla salute umana.
Il Ministero specifica inoltre come, con riferimento alla fattispecie, la nozione di residuo produttivo vada intesa nell'accezione più ampia, ricomprendendo anche i residui derivanti dalla manutenzione del verde.
L'operatore di caso in caso deve dimostrare la sussistenza dei 4 requisiti relativi alla definizione di sottoprodotto, altrimenti i materiali derivanti da attività di sfalcio, potatura e manutenzione del territorio dovranno essere qualificati, a seconda della provenienza, come rifiuti urbani o speciali.
Walter Righini, Presidente della Fiper commenta: «Da quattro anni la Fiper combatte una battaglia sulle potature del verde urbano che fino a ieri sono state considerate un rifiuto e come tali dovevano essere smaltite, con un costo notevole per le amministrazioni comunali. Il chiarimento del ministero dell'Ambiente significa che questi residui da costo potranno diventare una risorsa».
Una buona notizia che va nella direzione di considerare un rifiuto, e in questo caso un sottoprodotto, quale risorsa con un valore di mercato notevole e un valore ambientale inestimabile.
Fonte:http://vglobale.it/


giovedì 2 luglio 2015

Facchinaggio Sardegna

Se ti diranno “sei finito non ci credere” afferma con passione, parafrasando il famoso brano della canzone di Gianni Morandi, quando i media lo intervistano, come accade sempre più spesso. Del resto Salvatore Galati , di Bientina - “splendida cittadina in provincia di Pisa” - può parlare con cognizione di causa. In questi tempi di desolazione occupazionale, è divenuto il protagonista di una bella favola. L'emblema dell’uomo che sull'orlo del baratro sfodera l’idea che gli cambia la vita. Insomma, da disoccupato disperato a titolare di InFilaPerTe, società multiservice in continua espansione e con molti collaboratori. La sua è una storia che diffonde speranza.
La favola di Totuccio
Eppure quando in prossimità dei 60 anni rimane senza lavoro si sente crollare il mondo addosso. “Avvertivo una pesante solitudine attorno – racconta – anche se gli amici più cari non mi hanno mai abbandonato”. Ma “è stata davvero dura, non è facile neppure descriverlo”. Con i problemi occupazionali salta infatti anche il matrimonio, perché i guai chiamano altri guai. La disperazione bussa forte alla sua porta ma la tempra di Totuccio è forte, lui "si piega ma non si spezza". E soprattutto trova la forza di rialzarsi.
Un’impresa non facile. Due pescherie perse dopo 30 anni di lavoro. Un successivo impiego stagionale alla Piaggio tenuto a forza di sacrifici per 5 anni, fino all’arrivo della maledetta lettera di licenziamento. Il buio assoluto, lo scoramento e l'evaporare dei rapporti sociali. Del resto si sà, non tutti trovano conveniente rimanere accanto a chi è in disgrazia. “Ora tutti mi chiamano, vogliono incontrarmi e conoscermi, ma allora mi era rimasto solo qualche amico vero”, ricorda l’uomo nato in Sicilia e trapiantato in Toscana”.

Dopo un terribile momento di depressione Salvatore però ha un’idea. Ci sono tanti anziani che hanno difficoltà a svolgere determinate incombenze, ma anche tante altre persone che lavorano e non trovano il tempo – ad esempio - per fare la fila agli sportelli degli Enti pubblici. Magari si può agire al loro posto. Ne parla con uno dei suoi migliori amici e lui lo sprona. Comincia così a sbrigare pratiche burocratiche per chi non ha modo o tempo per farlo. La cosa ingrana e dopo la prima idea ne nascono di nuove. Si aggiungono altre attività: giardinaggio, facchinaggio, tinteggiatura, lavori elettrici e idraulici, spesa a domicilio, cura degli anziani, commissioni varie, perfino il dogsitting. Molti dei servizi riguardano proprio anziani in difficoltà, e Totuccio li svolge a volte in cambio di cifre piccolissime, quasi simboliche. “Ci sono persone che hanno bisogno e vanno aiutate”, dice.
Pian piano l’ex disoccupato coinvolge altre persone. La società cresce e finisce con l’offrire sempre più servizi. Oggi sono oltre 40 i campi d'intervento e la società dà lavoro a 15 collaboratori. “Tutte persone volenterose in difficoltà a causa della crisi”, spiega con orgoglio Totuccio. Una bella realtà tuttora in espansione.
L’ascesa folgorante dell’iniziativa non passa inosservata, tanti ne parlano e anche i media cominciano a occuparsene. Salvatore finisce in televisione a Rai Uno Mattina e su Canale 5, spopola sui giornali come Fatto Quotidiano, la Nazione Tirreno, oltre ad altri quotidiani locali. Infilaperte diventa un marchio conosciuto e affidabile. Conquista un suo brand, come direbbero gli esperti di marketing. Arrivano continuamente inviti di insediamento in altri territori della Toscana e dell’Italia. “Anche questa settimana ho appuntamento con delle associazioni che vogliono utilizzare i nostri servizi”, confida il titolare della multiservice. Ma arrivano anche richieste di collaborazione da disoccupati di varie zone d’Italia. “Gli ultimi a contattarmi sono stati dei sardi e spero ne venga fuori qualcosa di bello”, confessa l’imprenditore.
Totuccio è cosciente di essere stato anche fortunato, sa che a non tutti va bene, tanti altri non ce la fanno. Ma se una cosa può consigliare è di non arrendersi mai. Quel leitmotiv del brano di Morandi gli risuona sempre nelle orecchie. Chiunque si trovi nelle condizioni in cui si è trovato lui dovrebbe ripeterlo come un mantra taumaturgico: “Se sei a terra, non strisciare mai. Se ti diranno ‘sei finito’ non ci credere”. In definitiva provaci, se cadi rialzati, provaci sempre, fino alla fine.

Se qualcuno non sa proprio come fare poi “può sempre chiamarmi – dice Totuccio – almeno ne parliamo insieme”. Perché l’ex disoccupato, nato nella bella Sicilia e trapiantato nell'altrettanto bella Toscana, non ha dimenticato quanto sia brutto sentirsi soli in quel maledetto periodo in cui ogni certezza sparisce e il mondo ti frana addosso. Per questo vorrebbe dare una mano a chiunque stia scivolando nella disperazione che lui ha conosciuto, far capire che prima di tutto c'è una cosa importante da fare: “Non smarrire la speranza”.

Fonte:http://notizie.tiscali.it/ 


mercoledì 1 luglio 2015

Conservazione sostitutiva Sassari

Partiamo da un presupposto. C’è una grande differenza tra conservazione sostitutiva e conservazione digitale. Una è brutta, l’altra è bella. La prima serve per conservare in digitale un documento che nasce in formato analogico, la seconda serve per conservare un documento che nasce in formato elettronico. Ovviamente la seconda è quella bella!
Ultimamente abbiamo avuto tante novità normative (e tutte davvero belle eh!) che hanno agevolato i processi di conservazione e fatturazione elettronica. Ad esempio  :
·         Il DMEF del 17 Giugno 2014 circa le Modalita’ di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto – articolo 21, comma 5, del decreto legislativo n. 82/2005.
·         Il DPCM del 13 Novembre 2014 circa le Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonche’ di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005.

Ecco perchè la conservazione sostitutiva esisterà per un pò…
Abbiamo dunque abbandonato i 15 giorni, abbiamo agevolato le modalità del pagamento dei bolli sui documenti informatici, sappiamo ora che anche un WEB FORM è un documento informatico e quindi anche un semplice record e sappiamo che la conservazione dei documenti fiscali e contabili segue delle regole semplici e precise. Insomma un bel passo in vanti no ?
E invece non è così del tutto. O meglio ci siamo e si sono, dimenticati di un pezzo : ovvero quello di cancellare definitivamente la conservazione sostitutiva dalla faccia della terra, per parlare solo e finalmente di conservazione digitale! Eh si, perchè in giro vedo che pochissimi si sono resi conto di quello che sto per dirti o peggio, lo sanno ma hanno interpretato male la normativa o fanno finta che il problema non esiste.
Allora il punto è questo :
– come sai il DMEF del 17 Giugno 2014 dice che un documento informatico, in questo caso la fattura elettronica, per essere tale deve avere dei determinati requisiti, tra cui ovviamente la firma digitale, come del resto è stato anche ribadito dalla circolare 18/E dell’Agenzia delle Entrate del 24 Giugno 2014 che al punto 1.2 cita :
L’articolo 21, comma 3, quarto periodo, del D.P.R. n. 633 del 1972, dispone che “Il soggetto passivo assicura l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione; autenticità dell’origine ed integrità del contenuto possono essere garantite mediante sistemi di controllo di gestione che assicurino un collegamento affidabile tra la fattura e la cessione di beni o la prestazione di servizi ad essa riferibile, ovvero mediante l’apposizione della firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente o mediante sistemi EDI di trasmissione elettronica dei dati o
altre tecnologie in grado di garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità dei dati.” Il novellato articolo 21 del D.P.R. n. 633 del 1972 pone, dunque, espressamente in capo al soggetto passivo l’obbligo di assicurare gli specifici requisiti di A. I. L. dal  omento
della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione.

Bene! Ovviamente quella Circolare dice tante altre cose, ma soffermiamoci un attimo su quanto scritto sopra. Si evince, ed è una cosa obiettiva, che una fattura elettronica deve essere firmata digitalmente fin dalla sua emissione o deve avere gli altri requisiti richiesti(tipo EDI, sistema di controllo di gestione, etc,anzi ti ricordo che sono stato il primo a parlare della fattura elettronica senza firma come puoi leggere a questo articolo.). Se lo faccio ottengo un documento informatico che conserverò con la conservazione digitale. Ma se non firmassi o se non avessi gli altri requisiti, dal momento della sua emissione e dopo voglio conservarla comunque in digitale ? Ed è qui che la cosa si fa seria : se io non firmo e la voglio conservare in digitale, allora devo applicare un processo di conservazione sostitutiva e non digitale. Perchè ? Perchè quella fattura che non firmo è un DOCUMENTO ANALOGICO NON INFORMATICO.
Capito l’inghippo ? Quindi hai due possibilità :
1. Se firmi (o applichi i requisiti di sopra) la fattura digitalmente fin dalla sua emissione, allora non stampi e conservi in digitale (che bella cosa:) e applichi l’art. 3 del DMEF del 17 Giugno 2014.
2. Se non firmi la fattura fin dalla sua emissione, allora devi stampare perchè è un documento analogico e per procedere alla conservazione devi seguire l’art. 4 del DMEF del 17 Giugno 2014
Ovviamente anche la seconda soluzione prevede una firma digitale obbligatoria sulla fattura, ma in questo caso quella firma che viene apposta in un momento successivo all’emissione della fattura, serve per garantire il “passaggio da analogico a digitale”.
Chiaro ora ?
Ah si dimenticavo di dirti che  una fattura, cartacea o
elettronica, si ha per emessa all’atto della sua consegna, spedizione,
trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente. (5) Comma così sostituito dall’art. 1, comma 325, lett. d), n. 1), L. 24
dicembre 2012, n. 228. La disposizione si applica alle operazioni
effettuate a partire dal 1° gennaio 2013, ai sensi dell’art. 1, comma
335, L. 24 dicembre 2012, n. 228.


Che il digitale sia con te.Sempre.

fonte: 01net.it